IN SEGUITO AL RAPPORTO "LINEA 40" DELL'ASSOCIAZIONE '21 LUGLIO'.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 ott. - Un'azione legale
anti-discriminazione contro il Comune di Roma e gli altri
soggetti responsabili per ottenere il risarcimento dei danni per
la lesione del diritto allo studio e all'istruzione nei confronti
dei minori appartenenti alla comunita' rom del campo di via
Salone. Ad annunciarla e' l'Associazione 21 luglio, che oggi ha
presentato la ricerca "Linea 40. Lo scuolabus per soli bambini
rom".
L'azione sara' portata avanti dall'Antenna territoriale
anti-discriminazione, servizio di tutela contro le
discriminazioni promosso dall'Asgi (Associazione Studi Giuridici
sull'Immigrazione) con il supporto di Open Society Foundations.
"Dai dati raccolti- afferma una nota dell'associazione-
l'ufficio legale dell'Associazione 21 luglio e l'Antenna
Territoriale anti-discriminazione hanno ritenuto che il
raggiungimento delle scuole dei bambini rom con regolare ritardo
rispetto all'orario fissato per l'inizio delle lezioni, l'uscita
anticipata e la presenza in alcune scuole di classi composte da
soli alunni rom, rappresentano una grave violazione del diritto
allo studio e all'istruzione, oltre che del diritto
anti-discriminatorio: una tale lesione del diritto allo studio e
all'istruzione nei confronti dei minori appartenenti alla
comunita' rom del campo di via Salone si pone, infatti, in aperto
contrasto con il diritto interno, nonche' con quello europeo ed
internazionale".
Il presidente dell'Associazione 21 luglio, Carlo Stasolla, ha
lanciato un appello alle autorita' locali per "interrompere la
politica del Piano Nomadi di Roma, basata sulla realizzazione di
spazi istituzionali di segregazione, quali sono i "villaggi
attrezzati", e sugli sgomberi degli insediamenti informali, in
quanto tali interventi impediscono l'accesso all'istruzione, la
regolare frequenza scolastica e peggiorano la qualita' del
livello scolastico degli alunni rom".
(Wel/ Dire)