(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 ott. - Ultimi giorni per i
bandi di selezione per volontari del Servizio Civile nazionale
pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 20 settembre. La
scadenza per la presentazione della domanda, che dovra' essere
inoltrata direttamente agli Enti che propongono i progetti, e'
prevista entro le ore 14 del 21 ottobre. Alla selezione possono
partecipare ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni (fino ai 29
non compiuti alla data di presentazione della domanda).
Per i giovani interessati, i posti complessivamente
disponibili sono 20.123. Nello specifico, saranno assegnati
10.019 posti in Italia e 462 all'estero presso gli enti iscritti
nell'albo nazionale. Ulteriori 9.642 sono poi i posti presso gli
enti accreditati a livello regionale. Una quota di 728 unita' e',
infine, riservata, in conformita' alle complesse norme che
regolano l'istituto, a servizi di accompagnamento dei grandi
invalidi e dei non vedenti. Ai partecipanti sara' data la
possibilita' di misurarsi con un percorso volontario di
formazione sociale, civica e professionale si' come previsto
dalla legge 64/2001 e finanziato dal relativo Fondo nazionale.
Agli ammessi al servizio civile spettera' un rimborso mensile di
433,80 euro per la durata di un anno (piu' un'ulteriore
indennita' di 15 euro giornalieri per chi andra' all'estero) a
fronte di 35 ore di attivita' settimanali, con decorrenza dal
primo gennaio 2012.
Nonostante il gradimento riscosso dall'istituto del Servizio
Civile Nazionale, pero', il numero dei volontari si e' piu' che
dimezzato rispetto ai quasi 46mila del 2006, anno record. Il
motivo e' la scarsezza di finanziamenti, progressivamente
diminuiti dai 296 milioni del 2007 ai 170 milioni dello 2010,
fino ai 110 dell'esercizio in corso.
Con l'ultima manovra finanziaria i tagli previsti sono di
ulteriori 11 milioni circa. Infatti, in relazione ai progetti
presentati dagli enti, entro il 28 marzo 2011, erano stati
approvati 1.897 progetti da realizzarsi in Italia, con l'impiego
previsto di 23.356 volontari, e 62 progetti da realizzarsi
all'estero con il coinvolgimento di 583 volontari.
Il totale, dei progetti ammessi era stato, quindi, di 1.959 per
complessivi 26.939 volontari.
L'esigenza di una radicale riforma e' stata piu' volte
ribadita proprio da Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega
al servizio civile che ha sostenuto: "Sul servizio civile o si fa
la nuova legge o si muore. Oggi dobbiamo operare su due temi- ha
poi precisato Giovanardi- Per primo rendere ancora piu' chiara
l'attinenza che c'e' tra il Servizio civile nazionale e la difesa
della Patria. Poi dire agli enti che i programmi devono avere
attinenza con la difesa della patria, con la formazione della
cittadinanza attiva e non essere tappabuchi del welfare delle
regioni. Se il servizio civile e' soltanto quello che deve
integrarsi nel piano del welfare territoriale perche' le Regioni
ne hanno bisogno e' meglio cancellarlo". La ricetta di
Giovanardi, per mettere d'accordo l'impronta nazionale con le
necessita' delle singole regioni, e' semplice. "Manteniamo
unitaria la vocazione del Servizio civile nazionale, trattiamo
tutti allo stesso modo e quel di piu' che viene dalle regioni
verra' speso sul proprio territorio con proprie graduatorie".
Risorse che devono venire proprio dalle Regioni e che esse
possono gestire, perche' a livello nazionale "la coperta e'
sempre piu' corta e in questa graduatoria abbiamo dovuto lasciar
fuori progetti nazionali con la morte nel cuore", ha affermato il
sottosegretario. Ma la regola numero uno non cambia.
"Il servizio civile nazionale lo manteniamo unitario, i progetti
devono essere decisi nell'ottica nazionale. È giusto che i
progetti del servizio civile nazionale, in base al fondo
stabilito su tutto il territorio nazionale, vengano valutati in
maniera tale che vincano i migliori. Se poi le regioni vogliono
alimentare con proprie risorse il fondo nazionale, allora si' che
i progetti aggiuntivi che possono derivare dai fondi inviati
possono essere scelti sul proprio territorio".
A rimarcare gli effetti che i tagli economici hanno
sull'intero comparto e' Leonzio Borea, capo dell'Ufficio
nazionale per il Servizio Civile, che, in esclusiva, all'agenzia
di stampa Dire ha dichiarato: "La carenza di fondi che non ci
consente di promuovere una adeguata attivita' di comunicazione
finalizzata a diffondere la cultura e i valori del servizio
civile nazionale quale servizio alla Patria e al prossimo, ci
spinge a radicare e diffondere la cultura del Servizio civile
nelle scuole pubbliche al fine di sensibilizzare i giovani alla
solidarieta'. L'obiettivo e' anche quello di sostenere gli
insegnanti con adeguati prodotti di informazione sull'esigenza di
educare i giovani ad essere cittadini attivi, consapevoli e
responsabili. Invito, dunque, i dirigenti scolastici e gli
insegnanti a prendere contatto con il Servizio comunicazione
dell'Ufficio nazionale per il servizio per fissare con nostri
funzionari appositi incontri informativi scrivendo ai seguenti
indirizzi email: randreani@serviziocivile.it e
egammarrota@serviziocivile.it".
(Wel/ Dire)