(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 ott. - Il consumo di cannabis
da parte di soggetti con particolare predisposizione genetica
puo' portare alla depressione. In precedenza altri studi hanno
dimostrato come l'uso di cannabis riduca le performance (a
scuola, al lavoro), aumenti il rischio di sviluppare sintomi
psicotici, schizofrenia e depressione, ma in quest'ultimo caso le
prove a sostegno della tesi erano deboli. Questo perche' non e'
stata presa in considerazione la vulnerabilita' genetica
individuale alla depressione, secondo il dottor Otten
dell'Istituto di scienze comportamentali dell'Universita' di
Radboud a Nimega (Olanda), primo autore dello studio pubblicato
su Addiction Biology. Circa i due terzi della popolazione sono
portatori di questa variante genica che predispone alla
depressione e, in Olanda, il 30% dei 16enni ha provato la
cannabis almeno una volta. Lo studio ha coinvolto 428 famiglie e
310 adolescenti di eta' compresa tra i 14-17 anni, per un periodo
di quattro anni. Attraverso un approccio di genetica molecolare i
ricercatori hanno analizzato i cambiamenti della relazione tra
uso di cannabis e depressione, in persone con o senza la variante
genica del trasportatore della serotonina (5-HTTLPR). La
serotonina e' un neurotrasmettitore che svolge un ruolo cruciale
nel Sistema Nervoso Centrale per la regolazione dell'umore.
Ebbene, in presenza della variante genica e' stato osservato un
aumento dei sintomi depressivi. Si potrebbe pensare che i giovani
predisposti alla depressione utilizzino cannabis per stare
meglio, e che la presenza di sintomi depressivi sia dunque la
causa del consumo di cannabis. Tuttavia, secondo i ricercatori,
anche se l'effetto immediato puo' essere piacevole e dare una
sensazione di euforia, nel lungo periodo l'uso di cannabis porta
ad un aumento dei sintomi depressivi.
(Fonte: www.droganews.it)
(Wel/Dire)