IL 16 OTTOBRE SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 ott. - Nonostante alcuni
recenti passi in avanti nella lotta alla malnutrizione infantile,
il sistema degli aiuti alimentari internazionale continua a
fornire ogni anno su larga scala cibo scadente a milioni di
bambini malnutriti. Questa la denuncia dell'organizzazione
medico- umanitaria Medici Senza Frontiere (Msf) alla vigilia
della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, che si celebra
domenica 16 ottobre. La malnutrizione - una malattia prevenibile
e curabile - colpisce 195 milioni di bambini in tutto il mondo ed
e' la causa nascosta di almeno un terzo degli otto milioni di
decessi di bambini al di sotto dei 5 anni, la maggior parte dei
quali nei paesi del sud del mondo. I bambini al di sotto dei due
anni sono i piu' vulnerabili e senza l'accesso a cibo altamente
nutritivo necessario per la loro crescita e sviluppo - come il
cibo terapeutico pronto all'uso ora disponibile - soffriranno di
conseguenze debilitanti per tutta la vita.
"E' stato provato al di la' di ogni dubbio che assicurare aiuti
alimentari adeguati ai bambini piu' piccoli e vulnerabili salva
le loro vite, ma nonostante cio' il sistema globale degli aiuti
alimentari non e' ancora al passo con i rivoluzionari progressi
fatti dalla scienza della nutrizione," dichiara Unni Karunakara,
presidente internazionale di Msf.
La maggior parte degli aiuti alimentari, compresi quelli verso
paesi con alti tassi di malnutrizione - come intere zone
dell'Africa Subshariana - comprendono farine a base di mais e
soia (Corn Soy Blends - Csb), che non contengono i nutrienti
vitali e le proteine di cui hanno bisogno i bambini per la loro
crescita. Solo gli Stati Uniti ogni anno inviano ai Paesi in via
di sviluppo circa 130.000 tonnellate di aiuti alimentari
inadeguati come il Csb, coltivato e processato in piantagioni
americane.
Mentre iniziative come la campagna "1.000 giorni" o "Scaling Up
Nutrition" (Sun), - che riuniscono paesi colpiti da alti livelli
di malnutrizione insieme ai principali donatori alimentari
internazionali - dimostrano che esiste un consenso scientifico e
politico sulla necessita' di investire sui bambini al di sotto
dei due anni d'eta': la maggior parte degli aiuti alimentari non
fornisce cibi adeguati ai bambini piu' piccoli.
"La gamma dei prodotti disponibili per gli aiuti alimentari
ancora ignora i bisogni dei piu' vulnerabili," afferma Unni
Karunakara. "Non ci sono piu' scuse per aspettare; i piu'
importanti paesi donatori di aiuti alimentari del mondo devono
finalmente cambiare rotta". Il 12 ottobre, a nome di piu' di
125.000 persone di oltre 180 paesi che hanno firmato la petizione
sul sito http://www.starvedforattention.org/, Msf ha inviato una
lettera a tutti i rappresentanti dei principali paesi donatori,
compresi gli Stati Uniti, gli Stati membri dell'Unione Europea,
il Canada e il Brasile, per chiedere di "porre fine alla
fornitura di aiuti alimentari inadeguati ai bambini malnutriti e
ai bambini a rischio malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo."
"Molti paesi, tra cui quelli europei, hanno risolto con successo
il problema della malnutrizione a casa propria adottando
strategie che assicuravano l'accesso a cibi nutrienti per le
persone piu' vulnerabili," prosegue Unni Karunakara. "Ma stiamo
ancora aspettando che questi paesi applichino le stesse strategie
quando si tratta di mandare aiuti alimentari agli altri paesi".
Alcuni attori chiave del sistema degli aiuti alimentari hanno
iniziato a cambiare. Il Programma Alimentare Mondiale (Pam), per
esempio, adesso utilizza alimenti supplementari che rispondono ai
bisogni nutritivi dei bambini sotto i due anni come cardine della
propria azione durante le emergenze umanitarie. Questi prodotti
hanno giocato un ruolo chiave nel 2010 nella risposta alle crisi
nutrizionali che hanno colpito il Niger, durante le inondazioni
in Pakistan e il terremoto a Haiti. I Paesi donatori e le altre
organizzazioni coinvolte hanno migliorato la qualita' degli
alimenti inviati in Somalia e Kenya per rispondere all'attuale
crisi nutrizionale che ha colpito i due paesi. Ma a oggi, i
bambini che vivono fuori da queste grandi emergenze continuano a
ricevere prodotti dai principali donatori alimentari
internazionali che non soddisfano i loro specifici bisogni
nutrizionali.
"Le grandi emergenze, come quelle che stanno colpendo in questi
giorni la Somalia e il Kenya, rappresentano solo la punta
dell'iceberg della malnutrizione," continua Unni Karunakara. "La
maggior parte dei bambini malnutriti sono invisibili e non
dovrebbero essere vittime di guerre o catastrofi naturali per
poter avere accesso al cibo di cui hanno bisogno".
I Paesi europei sono tra i principali donatori di aiuti
alimentari al mondo. Mentre alcuni Stati europei hanno provveduto
individualmente a includere prodotti adeguati nel pacchetto di
aiuti alimentari, la Commissione Europea e' in ritardo.
Nonostante le ripetute promesse circa la necessita' di garantire
che i bisogni nutritivi dei bambini sotto i due anni di eta'
siano soddisfatti, la Commissione Europea deve ancora pubblicare
linee guida chiare su come intende implementare le riforme
necessarie. Inoltre, le politiche degli aiuti alimentari della
Commissione Europea sono incoerenti perche' impongono ostacoli
per l'ottenimento dei fondi per l'acquisto di prodotti adeguati
che possano prevenire la malnutrizione, mentre spianano la strada
a quei programmi finanziati dall'Europa che forniscono prodotti
molto meno nutrienti ed efficaci.
"La Commissione Europea deve andare oltre le generiche
dichiarazioni d'intenti e mostrare la propria determinazione nel
miglioramento della qualita' degli aiuti alimentari europei,"
dichiara Unni Karunakara.Nel 2008, un vertice internazionale di
esperti organizzato dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'
(Oms) ha esaminato il crescente volume delle evidenze
scientifiche e ha concluso che gli standard nutrizionali degli
aiuti alimentari dovevano essere migliorati. Ma tre anni dopo,
l'Oms, a cui fanno riferimento i Ministeri della Salute dei Paesi
in via di sviluppo per le politiche di orientamento, non ha
ancora emesso linee guida ufficiali per garantire il
miglioramento degli alimenti per i bambini malnutriti.
"Le linee guida dell'Oms sono cruciali per incoraggiare i paesi
donatori ad adottare standard migliori per gli aiuti alimentari e
per i Paesi beneficiari per predisporre misure migliori per
garantire che i loro bambini abbiano accesso ad alimenti di
qualita'," afferma Karunakara. "I bambini non possono tollerare
il ritardo causato dal fatto che debba essere dimostrata
l'efficacia e la sicurezza di questi nuovi alimenti specifici da
ogni singolo governo durante ogni crisi", conclude Karunakara.
"Cio' serve solo a ritardare il lancio di programmi salva-vita."
Nel mese di giugno 2010, Msf e l'agenzia fotografica VII Photo
hanno lanciato la campagna multimediale e la petizione
internazionale "Starved for Attention: quando il cibo non basta",
con l'obiettivo di far conoscere una crisi troppo spesso ignorata
e invisibile: la malnutrizione infantile. Per aderire alla
petizione: www.starvedforattention.org.
(Wel/ Dire)