ROMA - "Il rispetto per l'essere umano e il rispetto per la
natura sono tutt'uno". Inizia cosi', l'appello di Benedetto XVI,
che ha ricevuto questa mattina, in Aula Paolo VI, i circa
settemila partecipanti all'incontro promosso dalla 'Fondazione
sorella natura'.
Da quanto si legge sul sito di Radio Vaticana, il pontefice ha
portato l'esempio di San Francesco D'Assisi, raccontando un
aneddoto in cui il santo chiedeva, al frate incaricato di curare
l'orto del convento, di non utilizzare tutto il terreno per gli
ortaggi, ma di riservarne una parte ai fiori, perche' chiunque,
passando, potesse rimanere incantato da tanta bellezza e
rivolgere un pensiero al creatore, Dio.
Sua Santita' ha poi continuato: "E' ormai evidente che non
c'e' un futuro buono per l'umanita' sulla terra, se non ci
educhiamo tutti ad uno stile di vita piu' responsabile nei
confronti del creato. E questo stile si impara prima di tutto in
famiglia e nella scuola".
"Il grande meraviglioso albero della vita- ha osservato il
pontefice- non e' frutto di una evoluzione cieca e irrazionale,
ma 'riflette' la forza e l'amore del suo Artefice. Dunque, si'
alla scienza e alla ricerca, purche' i loro percorsi rispettino
'l'impronta del Creatore in tutto il creato'".
"Se infatti, nel suo lavoro, l'uomo dimentica di essere
collaboratore di Dio, puo' fare violenza al creato e provocare
danni che hanno sempre conseguenze negative anche sull'uomo, come
vediamo, purtroppo, in varie occasioni. Oggi piu' che mai- ha
proseguito Benedetto XVI- ci appare chiaro che il rispetto per
l'ambiente non puo' dimenticare il riconoscimento del valore
della persona umana e della sua inviolabilita', in ogni fase
della vita e in ogni sua condizione".
"Il rispetto per l'essere umano e il rispetto per la natura
sono un tutt'uno, ma entrambi possono crescere ed avere la loro
giusta misura se rispettiamo nella creatura umana e nella natura
il Creatore e la sua creazione. Su questo- ha poi concluso Sua
Santita'- cari ragazzi, sono convinto di trovare in voi degli
alleati, dei veri 'custodi della vita e del creato'".
(Wel/ Dire)