(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 nov. - Isis Vincenzo
Cardarelli, classe 3B. Ore 12, lezione di Lettere. Un diverbio,
prima, e lo spintone, poi, da parte dell'insegnante verso una sua
alunna. E a Tarquinia si torna a parlare di Margherita Fiorucci,
la professoressa gia' nota alle cronache per i suoi metodi 'poco
ortodossi'. Come, ad esempio, fare otto volte l'appello prima di
iniziare la lezione.
Oppure scrivere l'alfabeto alla lavagna e farlo ripetere agli
studenti per due ore consecutive.
Fino a che, una mattina, dopo l'ennesima lezione passata a
ripetere a, b, c, d, e, f... gli studenti avevano sbottato ed
erano scesi in piazza per manifestare: "Non entreremo in classe
finche' sara' presente la professoressa". Un coro unanime
sostenuto dai genitori degli studenti che, per diversi giorni,
avevano presidiato l'ingresso dell'istituto.
Era l'ottobre 2010, racconta viterbonews24.it, e, per mettere
fine allo stato di agitazione, il sindaco Mauro Mazzola era
arrivato a chiedere "un immediato intervento per risolvere
l'annosa vicenda" all'allora prefetto di Viterbo Carmelo Aronica.
"Con il nuovo anno- aveva scritto- si e' ripresentata la
questione e il malcontento degli studenti e' notevolmente
cresciuto".
Si', perche' in realta' la contestazione era iniziata durante
l'anno scolastico 2009/2010, quando la professoressa Fiorucci fu
allontanata provvisoriamente dall'istituto e sostituita da
supplenti per poi essere trasferita d'ufficio ad altro incarico.
Poi presento' una serie di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato
riottenendo il posto.
Stavolta, pero', nell'aula che ospita la 3B dell'Isis e' stato
superato il limite, perche' l'insegnante sarebbe arrivata a
spintonare un'alunna di diciassette anni con cui aveva avuto una
discussione. L'episodio si e' verificato ieri mattina poco dopo
mezzogiorno, quando gli studenti dell'Isis si sono ritrovati
nell'istituto i carabinieri del luogotenente Stefano Girelli. "Il
nostro intervento e' stato chiesto dal preside della scuola
(Nicola Guzzone)", hanno riferito i militari che, dopo aver
raccolto le prime informazioni sul posto, hanno chiesto alla prof
e all'alunna - accompagnata dai genitori perche' minorenne - di
raggiungere la caserma tarquiniese.
"Hanno riferito come si sono svolti i fatti", hanno spiegato i
carabinieri. "La ragazzina stava bene e non sono state presentate
querele. Almeno per il momento". Anche il sindaco Mazzola e'
stato messo al corrente dell'accaduto, ma, stavolta, non e' suo
il compito di intervenire. "L'anno scorso avevo chiesto
l'interessamento del prefetto perche' c'era un presidio fuori un
edificio scolastico che arrecava disagi, ma in questa circostanza
non saprei proprio cosa fare". La palla, adesso, passa dunque al
Provveditorato agli studi, come auspicato da studenti e genitori.
(Wel/ Dire)