(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 nov. - Alla Camera si cerca
una maggioranza trasversale sulla questione cittadinanza ai
minori, che possa far convergere anche settori del Pdl (cattolici
e non solo), visto che la linea ufficiale del partito per ora e'
di chiusura. La strategia che stanno adottando il Pd e il Terzo
Polo, con l'aiuto anche dell'Idv, e' quella di limitare la
discussione solo alla questione minori, "stralciando" la parte
che riguarda la diminuzione del numero degli anni di permanenza
sul territorio italiano necessario per chiedere la cittadinanza
da parte degli immigrati adulti. Attualmente servono 10 anni e
Isabella Bertolini (Pdl), la relatrice a Montecitorio del testo
sulla cittadinanza (fermo da anni per veti incrociati e la
contrarieta' netta della Lega) aveva mantenuto quel 'tetto' nel
suo testo base.
Fli ha rilanciato la proposta "Sarubbi-Granata" limitata solo
alla 'corsia privilegiata' per diventare cittadini italiani a chi
nasce sul territorio nazionale, pre-annunciando un emendamento.
La stessa cosa fara' il Pd, limitando la proposta a firma
Gianclaudio Bressa, alla questione minori. Questo, secondo Terzo
Polo e Partito democratico, potrebbe 'ammorbidire' le posizioni
di molti deputati dentro il Pdl e creare le premesse per far
concretizzare in parlamento cio' che ha chiesto Giorgio
Napolitano.
Se la legge sulla cittadinanza venisse rimessa nel calendario
dell'aula (da cui era uscito piu' di un anno fa con il rinvio in
commissione), allora l'iter verrebbe accelerato. Al momento, in
commissione, c'e' il testo base Bertolini che non apre
'spiragli'. In quella proposta non e' prevista nessuna
'scorciatoia' per i minori, stabilendo che la cittadinanza sia
concessa ai nati in Italia dopo il compimento della maggiore eta'
e a condizione che abbiano risieduto nel nostro Paese legalmente
e senza interruzioni, dopo aver "frequentato con profitto scuole
riconosciute dallo Stato italiano". Un tentativo di mediazione,
dentro al Pdl, lo aveva tentato Souad Sbai, proponendo che la
richiesta di diventare cittadini italiani da parte dei minori
potesse essere avanzata gia' dai 16 anni. "Su questo si era
aperta una riflessione- spiega Bertolini interpellata- ma io
resto a quello che e' scritto nel mio testo. Il 22 dicembre del
2010 era stato rinviato in commissione per approfondire visto che
in aula non c'erano le condizioni per proseguire. Poi tutto si e'
fermato in attesa di alcuni dati che attendevamo dal ministero
dell'Interno e che non ci sono ancora arrivati".
(Wel/ Dire)