(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 nov. - Il crollo della casa.
È questa la paura piu' grande degli studenti italiani, come
risulta dalla III indagine su 'Conoscenza e percezione del
rischio sismico' di studenti e genitori, presentata da
Cittadinanzattiva, a Lamezia Terme, e dal dipartimento della
Protezione Civile, in occasione della IX Giornata nazionale della
sicurezza scolastica, che si svolge oggi in oltre 4 mila scuole
in tutta Italia.
Proprio il possibile crollo della casa, secondo l'indagine, e'
'il pericolo piu' frequente in caso di scossa sismica dal 57%
degli studenti delle scuole superiori, dal 46% di quelli delle
elementari e addirittura dal 64% dei genitori'. L'Indagine
(disponibile sui siti web www.cittadinanzattiva.it e
www.protezionecivile.it) e' stata realizzata attraverso
questionari rivolti a 1.211 studenti della scuola primarie, 1.160
delle scuole secondarie di primo e secondo grado e a 1.477
genitori. Diciassette le regioni coinvolte (tutte ad eccezione di
Sardegna, Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige) e 50 le province.
L'indagine presenta dati nazionali e focus relativi a 6 delle
regioni coinvolte: due del Nord (Piemonte e Lombardia), due del
Centro (Toscana e Umbria) e due del Sud (Calabria e Campania).
Un terzo circa degli studenti intervistati (30% della scuola
primaria e 35% delle secondaria) e il 61% dei genitori hanno
vissuto il terremoto in prima persona. La paura e' stato il
sentimento piu' provato dai genitori (54%) e dagli studenti (lo
indica il 40% delle scuole primarie e il 31% delle secondarie).
In Calabria, Umbria e Campania gli studenti piu' spaventati
(rispettivamente con le percentuali del 63%, 59% e 50%). Il
timore di un crollo nasce dal ricordo degli ultimi terremoti e
dalla scarsa fiducia che soprattutto gli adulti hanno della
sicurezza della propria abitazione (solo il 45% degli
intervistati).
Gli studenti, da parte loro, non si sentono affatto certi
della sicurezza della scuola che frequentano: solo il 29% di
quelli piu' grandi e il 41% dei piccoli non hanno alcun dubbio a
proposito. Ed ancora, oltre il 70% ignora a quale zona sismica
appartenga il proprio Comune, e se si sia dotato di un Piano di
emergenza.
Ben il 42% dei genitori, addirittura piu' dei loro figli (intorno
al 37%) ritiene che il terremoto sia un evento del tutto casuale
e in oltre il 64% dei casi crede che il pericolo piu' frequente
sia il crollo della casa, anche su questa risposta superando di
gran lunga gli studenti che temono tale evenienza nel 46% fra le
primarie e nel 57% fra le secondarie.
Poco piu' di uno studente su tre sa - correttamente - che non
e' possibile prevedere dove e quando si verifichera' un
terremoto, ma soltanto determinare la sismicita' di una specifica
zona. Il 27% dei ragazzi della primaria ed il 38% della
secondaria ipotizzano, invece, che le scosse sismiche si possano
prevedere attraverso il sismografo, mentre il 13% della primaria
ed il 12% della secondaria pensano addirittura che sia possibile
osservando il comportamento degli animali, falsa credenza
indicata anche dal 6% dei genitori.
Durante il terremoto i giovani sanno quali sono i
comportamenti piu' corretti da assumere: circa il 90% tra coloro
che hanno risposto al questionario si ripara sotto il banco o nel
vano di una porta, di poco inferiore la percentuale di genitori
(84%) che adotta un analogo comportamento. Si e' precipitato
fuori dall'edificio in cui si trovava il 9% degli studenti delle
scuole primarie e il 13% delle secondarie e il 30% dei genitori!
Meno spaventati e confusi i genitori calabresi, che pero' nel 60%
dei casi hanno comunque abbandonato di corsa l'edificio durante
la scossa. Ben il 40% dei genitori, pero', dopo la scossa, si
precipiterebbe con la macchina a scuola dei figli - comportamento
da evitare sempre in caso di emergenza per non esporsi a rischi e
non intasare le strade che devono invece restare libere per
eventuali soccorsi - e la percentuale sale al 50% in Campania.
(Wel/ Dire)