(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 nov. - 7 bambini su 10
secondo un'indagine Eurispes ricevono una paghetta e sono,
dunque, in grado di compiere scelte autonome, tra queste alcune
riguardano anche l'alimentazione quotidiana. E se gia' all'eta'
di 7anni i bambini godono di una certa indipendenza, come
accompagnarli nello sviluppo della loro autonomia ed evitare che
commettano errori? Anna Maria Ajello, docente di Psicologia
dell'educazione presso l'Universita' di Roma La Sapienza, e Maria
Rita Spreghini, nutrizionista pedagogista, esperti consulenti del
sito www.merendineitaliane.it, rispondono a tanti dubbi dei
genitori su come spiegare ai propri figli il modo piu' corretto
di mangiare I bambini crescendo iniziano a voler fare scelte
alimentari autonome a cominciare dalla merenda, momento che
spesso viene trascorso fuori casa. Finiti i tempi in cui le mamme
chiamavano i propri figli dalla finestra mentre giocavano in
cortile per dargli la merenda pomeridiana, oggi i bambini gia'
all'eta' di 7 anni acquisiscono una certa autonomia se, come
dimostra un'indagine Eurispes, gia' a quell'eta' dispongono una
paghetta. Ai genitori spetta il compito fondamentale di educare
i propri figli perche' nel momento in cui si trovano a dover
compiere autonomamente scelte alimentari siano in grado di farlo
in modo consapevole. Gli esperti del sito
www.merendineitaliane.it ci aiutano ad esplorare questo momento
fondamentale nella crescita dei ragazzi, offrendo consigli ai
genitori perche' e' proprio intorno alla tavola di casa che si
impara a mangiare correttamente con misura, varieta' e piacere.
FONDAMENTALE IL VALORE DELL'ESEMPIO, NO A LISTE DI ALIMENTI
BUONI O CATTIVI Tutti amiamo mangiare cio' che piu' ci piace e
bambini e ragazzi non fanno eccezione.
È fondamentale pero' che il gusto sia educato. E se e' importante
che i bambini mangino con piacere e che il momento dei pasti
venga vissuto con spontaneita', allo stesso tempo va perseguito
il senso del limite e della moderazione, che i bimbi devono
imparare il prima possibile. I genitori devono cercare di trovare
un equilibrio tra controllo, divieti e "laissez-faire".
"Come prima cosa - spiega Anna Maria Ajello, psicologa
dell'educazione e docente presso l'universita' di Roma La
Sapienza - evitate liste di alimenti buoni e cattivi: per i
bambini piu' piccoli sono incomprensibili e per i piu' grandi
costituiscono un elemento di potenziale trasgressione. Molto piu'
utile diversificare l'alimentazione, in modo che bambini e
ragazzi non si concentrino solo su alcuni alimenti, quelli per
loro piu' appetitosi." È importante poi coinvolgere i propri
figli nelle decisioni in campo alimentare: "siate attenti -
continua la dottoressa Ajello dalle pagine di
www.merendineitaliane.it - a costruire con loro il menu' che
durante la settimana intendete proporre, per renderli sempre piu'
consapevoli dei criteri di scelta e quindi potenziali alleati
nella realizzazione della vita quotidiana a tavola." Una regola
vince su tutte: adottare per primi un comportamento alimentare
corretto, per poter essere un "modello" per i propri figli.
DALLO "SPUNTINO" ALL'INGRESSO IN CUCINA: CONSIGLI PRATICI
PER"AUTOGESTIRE" LA MERENDA Ma come far capire ai propri bambini
qual e' il comportamento corretto nei confronti della merenda?
Ecco i consigli di Maria Rita Spreghini, nutrizionista
pedagogista: "Prima di tutto dobbiamo parlare con i bambini e
anche i giochi di parole possono aiutarci. Ripetere al bambino
che a meta' mattina e a meta' pomeriggio si fa uno "spuntino",
non uno "spuntone" aiuta i bambini a ricordare che non si deve
eccedere con le quantita'. La merenda deve solo "ricaricare", per
non far arrivare il bambino troppo affamato al pasto successivo,
ma nemmeno troppo sazio." La merenda e' infatti un piccolo pasto
che deve fornire circa il 5-7% dell'energia che ci serve
quotidianamente. "È importante non saltarla - continua la
dott.ssa Spreghini dalle pagine di www.merendineitaliane.it - per
avere un'alimentazione equilibrata e' fondamentale infatti che ci
siano 5 pasti nel corso della giornata: prima colazione, spuntino
di meta' mattina, pranzo, merenda del pomeriggio e cena." "Non
utilizziamo la merenda o lo spuntino come un premio - raccomanda
la dott.ssa Spreghini - i bambini devono imparare che mangiare
correttamente e' un impegno per la loro salute, che e' importante
per il loro benessere e non e' la ricompensa per un'attivita'
svolta." Per far si' che i bambini acquisiscano delle corrette
abitudini e' molto importante affiancarli: "Preparare la merenda
insieme e' il modo piu' utile per capire le porzioni e cosa
scegliere: per questo e' consigliabile far si' che i bambini
entrino in cucina e che siano presenti nel momento in cui si
sceglie cosa mangiare, invece di dare loro una merenda gia'
decisa da noi. Per questo preparare insieme un piccolo panino,
una macedonia di frutta o scegliere dei biscotti, una fettina di
crostata o ciambella o una merendina da forno confezionata e' un
modo perche' il bambino apprenda con l'esempio cosa e' piu'
giusto mangiare in quel momento della giornata. " LA MERENDA
GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO Per spiegare ai bambini che ogni
alimento deve essere adatto ad un determinato momento della
giornata, puo' essere utile anche ricorrere a qualche metafora:
"Il cibo e' come un vestito, si sceglie in base all'occasione -
spiega la dott.ssa Spreghini - parlare con semplicita' ai bambini
e' un modo per fargli capire le differenze tra i vari alimenti.
Ad esempio, se un bambino chiede la pizza a merenda, proviamo a
fargli capire che e' un cibo piu' adatto per cena che per uno
spuntino, un po' come se volessimo andare ad una festa di
compleanno in pigiama. Proponiamogli soluzioni valide e, allo
stesso tempo, gustose per un bambino come una merendina da forno,
un piccolo panino dolce o salato, oppure un frutto di stagione,
accompagnati da te', latte, una spremuta, un frullato,oppure un
semplice bicchiere d'acqua: e' importante infatti non trascurare
i liquidi e la frutta, che i bambini fanno sempre fatica ad
accettare. " Qualche consiglio per invogliare i bambini a
mangiare anche la frutta a merenda? "Il modo migliore - assicura
la dott.ssa Spreghini - e' puntare sul colore, che attira molto i
bambini. Per cui spazio a frutti colorati (e ricchi di vitamine)
come arance, mandarini, mele, scegliendo preferibilmente frutta
matura e di stagione.
Un'idea che funziona e' organizzare un frutta-party: proporre,
cioe', ai bambini, un buffet in cui la frutta sia protagonista,
ricco di macedonie, spiedini di frutta e dolcetti alla frutta.
Proviamo poi a far assaggiare ai bambini anche frutti meno noti,
come il melograno, un perfetto anti-ossidante, dal sapore dolce e
anche "divertente" da scoprire, dal momento che per gustarlo si
devono prendere ad uno ad uno i vari chicchi." Una buona
abitudine da tenere a mente quando parliamo di merenda e'
concedere il giusto tempo per consumarla: "e' importante che i
bambini capiscano che il cibo e' un valore - conclude la dott.ssa
Spreghini - anche la merenda non deve essere consumata
frettolosamente, ma va gustata. Per cui evitiamo di far mangiare
i bambini in macchina mentre rientrano a casa dall'allenamento
sportivo o dalle lezioni e cerchiamo anche, entro i limiti del
possibile, di non lasciarli mangiare la merenda da soli davanti
alla tv o al computer, in attesa del rientro dei genitori."
(Wel/ Dire)