(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 nov. - Ridotta l'obesita' nei
giovani in Sicilia. A rilevarlo sono i dati dell'ultimo rapporto
del progetto di controllo sui rischi comportamentali tra i
ragazzi di eta' compresa tra i 6 e i 17 anni voluto dal Ministero
della Salute e dal Centro di Controllo delle Malattie (CCM) e
coordinato dall'Istituto Superiore di Sanita'.
I risultati sono stato illustrati, questa mattina a Palazzo Steri
dall'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo e dal
dirigente generale del dipartimento attivita' sanitarie, Lucia
Borsellino.
La Sicilia, infatti, fa registrare una certa inversione di
tendenza nella lotta all'obesita' infantile: secondo gli ultimi
dati, tra i bambini di terza elementare c'e' stata una riduzione
del 4% rispetto alla campagna del 2007. C'e' stata anche una
rilevante riduzione di alcuni fattori di rischio come i
comportamenti sedentari per i bambini delle scuole elementari:
meno della meta' dei bambini passa almeno diverse ore davanti a
tv e videogiochi (47%). Sono sempre piu' diffuse le adesioni a
stili di vita salutari: attivita' fisica (45%); giochi all'aperto
(54%); consumo di frutta e verdura (4%); merenda di meta' mattina
12% e consumo della prima colazione (83%).
La ricerca e' stata condotta coinvolgendo 1280 studenti di 64
scuole primarie siciliane e 2840 studenti di 223 classi di scuola
media e superiore. Nell'ambito del progetto, al quale la Sicilia
ha aderito, e' stata sviluppata l'indagine "OKkio alla Salute",
un sistema di sorveglianza sullo stato nutrizionale e sui fattori
di rischio ad esso associati nei bambini delle scuole primarie ed
e' stato avviato il sistema di sorveglianza sugli stili di vita e
sui comportamenti dei giovani "HBSC- Health Behaviour in School -
aged in Children".
Riguardo allo stato di salute e benessere fisico, psichico e
sociale dei preadolescenti, i risultati dell'indagine, condotta
tra i ragazzi delle scuole medie e superiori della Sicilia,
mostrano che il sovrappeso e l'obesita' tra gli undicenni e' pari
al 26% e tende a scendere con il crescere dell'eta': a quindici
anni e' pari al 18% e si mantiene costantemente piu' elevato tra
i maschi. Quasi la meta' degli adolescenti consuma la frutta
quotidianamente ma il consumo di verdure e' piu' basso. Cresce
con l'eta' il consumo di bevande alcoliche e aumenta l'abitudine
al fumo e ai comportamenti sedentari.
Il 15% dei ragazzi di 15 anni d'eta' dichiara di aver gia' fatto
uso di droghe quali la cannabis, mentre il 22% dice di avere
avuto rapporti sessuali completi e di questi il 24% dichiara di
avere avuto rapporti non protetti. In tema di violenza, si e'
evidenziato che la maggior parte di ragazzi/e non e' coinvolto in
tali comportamenti; particolare attenzione destano tuttavia i
dati degli 11enni, tra i quali circa il 5% dice di aver subito
atti di bullismo.
Le indagini a livello regionale sono state coordinate dal
Dipartimento attivita' sanitarie e osservatorio epidemiologico
diretto da Lucia Borsellino. "I dati ad oggi raccolti - ha
aggiunto Lucia Borsellino - dimostrano che occorre continuare a
valorizzare strategie di promozione e di educazione alla salute
sempre piu' capillari sul territorio e nelle comunita',
attraverso interventi integrati che coinvolgano tutti gli attori
istituzionalmente coinvolti".
"I dati confermano che la prevenzione e' alla base di una
corretta politica sanitaria - ha commentato l'assessore regionale
per la Salute, Massimo Russo - e quest'amministrazione crede
molto nella prevenzione a partire dal miglioramento degli stili
di vita e dalla correzione di comportamenti a rischio. I
miglioramenti conseguiti vanno certamente messi in relazione con
le attivita' di promozione e di educazione alla salute volute
dall'assessorato nell'ambito del Piano regionale della
Prevenzione e basate sull'integrazione tra salute, scuola e
famiglia. Nonostante i dati siano incoraggianti, dobbiamo ancora
lavorare per diffondere nelle famiglie e nella scuola il
convincimento di quanto sia importante non sottovalutare il
problema dello stato nutrizionale dei propri figli, della
qualita' e della quantita' dei cibi assunti e degli aspetti
legati alle attivita' che favoriscono il movimento".
(Wel/ Dire)