RICERCA SU 3 MILA STUDENTI DI CINQUE SCUOLE SUPERIORI DI MILANO
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 nov. - Studenti carnefici e
vittime del cyberbullismo: 1 ragazzo su 5 ha pubblicato on line
materiale offensivo negli ultimi sei mesi mentre il 15% ha
ricevuto minacce o e' stato deriso. E' quanto emerge da una
ricerca condotta, su 3mila studenti di cinque scuole superiori di
Milano, dall'associazione Occhi Aperti e presentata questa
mattina nella sede di via Vincenzo Monti. Da un anno
l'associazione sta portando avanti in questi istituti il progetto
Open Eyes per educare gli studenti ad un uso consapevole delle
rete. "Vogliamo che i giovani riescano a riconoscere i pericoli
del web e vedano la comunicazione telematica come un luogo di
partecipazione e condivisione sociale", afferma Milly Moratti,
presidente dell'associazione.
Dalle interviste al campione di studenti, emerge che negli
ultimi sei mesi il 12,5% ha inviato messaggi minacciosi o volgari
a qualcuno attraverso la rete. Inoltre il 6% ha assunto identita'
fittizie per pubblicare materiale che danneggia la reputazione di
altri. Altri, pari al 5,6%, pur non volendo offendere, ha
comunque divulgato online immagini personali e private di propri
coetanei senza averne il permesso. Le vittime di cyberbullismo
sono il 7,4% del campione: affermano di aver subito umiliazioni e
pettegolezzi crudeli attraverso la rete. Sono poi molti gli
studenti che, pur non essendone coinvolti, sono a conoscenza di
comportamenti violenti via web tenuti da altri: il 27% e' a
conoscenza di compagni che hanno pubblicato materiale che
minaccia o incita ad azioni violente e il 35,1% ha visto o e' a
conoscenza di materiale diffuso online che denigra o umilia
insegnanti.
Open eyes e' un progetto condotto dall'associazione temporanea
di scopo "Occhi aperti" (costituita dall'Associazione
Chiamamilano, dell'Istituto superiore Niccolo' Machiavelli di
Pioltello e dal Dipartimento di Psicologia della Seconda
Universita' di Napoli), con il sostegno del Ministero
dell'Istruzione. Il progetto si svolge nelle scuole medie e
superiori di Milano e Provincia e si articola in quattro
direttrici fondamentali: la ricerca, la formazione dei docenti,
l'intervento nelle classi per la gestione dell'emergere delle
criticita' e il consueling rivolto a adolescenti, genitori e
insegnanti.Per le proprie attivita' l'associazione Occhi aperti
si avvale della sede di via Vincenzo Monti: un appartamento
sequestrato alla criminalita' organizzata e messo a disposizione
dal Ministero dell'Istruzione nell'ambito del programma "Piu'
scuola meno mafia".
(Wel/ Dire)