CONDANNA NETTA AI TAGLI NEL SOSTEGNO PER GLI ALUNNI DISABILI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 nov. - Accolti i ricorsi di
quindici famiglie e Ministero della Pubblica istruzione
condannato a risarcire mille euro per ogni mese di mancato
sostegno. Altre trenta sentenze, che potrebbero viaggiare lungo
lo stesso solco tracciato dai giudici di queste, verranno
depositate entro un mese. Il Tar Sardegna continua a condannare
la politica dei tagli al sostegno, accogliendo i ricorsi
presentati dai genitori dei bambini disabili piu' gravi che anche
quest'anno, come gia' accaduto in quello passato, si erano visti
ridurre il rapporto di sostegno uno a uno. Gia' nel luglio scorso
(vedi lancio correlato)il Tribunale aveva deposita 20 sentenze
che avevavo riconosciuto danni alla personalita' dell'alunno a
causa dei tagli al sostegno e avevano obbligano il ministero a
dare 3.500 euro a famiglia.
Altre decine di ricorsi erano stati depositati in quelle
settimane.
"Deve essere affermato - scrivono oggi i giudici - il principio
secondo cui non puo' in ogni caso costituire impedimento alla
assegnazione, in favore dell'allievo disabile, delle ore di
sostegno necessarie a realizzare il proprio diritto, il vincolo
di un'apposita dotazione organica di docenti specializzati di
sostegno". La legge, infatti, "assicura comunque l'integrazione
scolastica degli alunni handicappati con interventi adeguati al
tipo e alla gravita' dell'handicap, compreso il ricorso alla
assunzione con contratto a tempo indeterminato di insegnanti di
sostegno in deroga al rapporto docenti - alunni in presenza di
handicap particolarmente gravi, consentendo cosi' di garantire
all'alunno bisognevole, l'integrazione scolastica attraverso il
miglioramento delle sue possibilita' nell'apprendere, comunicare
e socializzare". Netto anche il giudizio sul danno che "e'
individuabile - scrivono nella sentenza - negli effetti che la,
seppur temporanea, diminuzione delle ore di sostegno subita
provoca sulla personalita' del minore, privato del supporto
necessario a garantire la piena promozione dei bisogni di cura,
di istruzione e di partecipazione a fasi di vita normale". Da qui
la sentenza che condanna il Ministero della Pubblica istruzione a
risarcire le famiglie con mille euro ogni mese di mancato
sostegno, aggiungendo 2500 euro di spese processuali per ciascun
ricorrente.
(Wel/ Dire)