PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE DEGLI STUDENTI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 nov. - Momenti di tensione in
alcune citta' ieri, altri di semplice protesta, filata via senza
particolari problemi. Cosi' la giornata internazionale di
mobilitazione degli studenti in tutta Italia. Il clou delle
manifestazioni a Roma ma, come scrivono in una nota congiunta
Rete degli studenti e Udu, proteste ci sono state "in piu' di 60
piazze d'Italia" per "migliaia di studenti".
Ci sono stati cortei che hanno avuto una buona partecipazione al
mattino e che hanno lasciato spazio ad altre manifestazioni che
in tutta Italia, da Bolzano a Palermo passando per Padova, Pavia,
Brescia Bologna, Parma, Ancona, Ascoli, Grosseto, Arezzo,
Firenze, Lucca, Perugia, Frosinone, Roma, L'Aquila, Teramo,
Potenza, Matera, Napoli, Barletta, Caltanissetta, Catania.
"E' necessario ripartire da una nuova legge quadro nazionale
sul diritto allo studio- spiegano ancora Udu e Rete- dal
ripristino e dall'aumento dei fondi per le borse di studio,
dall'eliminazione del numero chiuso, dall'abbattimento dei costi
esorbitanti della scuola pubblica, da un piano nazionale
sull'edilizia scolastica che non permetta mai piu' che uno
studente muoia sotto le macerie di una scuola".
Il riferimento degli studenti e' ovviamente il nuovo Governo e
il nuovo ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo: "Dopo la
nomina del nuovo Governo e dopo che il nuovo ministro
dell'Istruzione ieri ha fatto delle prime aperture agli studenti
e ai ricercatori, dicendo che vuole iniziare da loro per una
nuova scuola e una nuova universita', noi, dalle piazze e dalle
assemblee, chiediamo che si affronti con urgenza il tema degli
investimenti nella formazione e ricerca pubbliche per far
ripartire il Paese e la nostra generazione: diritto allo studio e
istruzione pubblica proprio per quella maggiore equita' sociale
che ha richiamato piu' volte lo stesso Presidente del Consiglio".
(Wel/ Dire)