SAVE THE CHILDREN: SERVIZI, FUTURO PREOCCUPANTE
DIFFERENZE TRA REGIONI, SPRECHI E INEFFICIENZE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 nov. - "Il quadro
dell'infanzia che emerge dall'Atlante e dalle sue numerose mappe,
non puo' non preoccuparci soprattutto laddove si vanno ad
analizzare le risorse e le misure messe in campo a tutti i
livelli in favore dei bambini e degli adolescenti presenti sul
suolo italiano". A dichiararlo e' Valerio Neri,direttore generale
di Save the Children Italia, in merito al secondo Atlante
dell'Infanzia (a rischio), diffuso alla vigilia della Giornata
dell'Infanzia.
Per quanto riguarda per esempio i finanziamenti e le risorse
economiche il futuro non appare confortante: l'analisi
territoriale degli interventi e delle risorse poste in essere
dalle amministrazioni pubbliche, nazionali, regionali e comunali,
rivela un vero e proprio puzzle, un quadro di interventi
frammentato e lacunoso, segnato dalla totale di assenza di
indirizzi e pratiche comuni, destinato a peggiorare
drammaticamente in un prossimo futuro se si considera, ad
esempio, che il Fondo sociale nazionale pari a 1 miliardo di euro
nel 2007 sara' ridotto a 45 milioni nel 2013. Rispetto poi ai
servizi, posti in essere, emergono grandi differenze da regione a
regione. Basta guardare per esempio agli asili nido: in cima alla
classifica l' Emilia Romagna dei cui nidi usufruiscono il 29,5%
dei bimbi tra 0 e 2 anni, l'Umbria (27,7%), Valle D'Aosta (25,4%)
a cui fanno da contraltare la Campania - in fondo alla lista con
il 2,7% dei bambini presi in carico dai nidi pubblici, o la
Calabria, con il 3,5%.
"L'Italia della spesa e dei servizi per l'infanzia colpisce per
le differenze fra regione e regione e anche i tanti sprechi e
inefficienze. Un dato per tutti e' quello dei fondi europei che
rischiamo di rimandare indietro a Bruxelles. Con un calcolo un
po' grossolano, abbiamo stimato che basterebbe il 7% dei 29
miliardi di euro ancora non impegnati per creare 100.000 nuovi
posti in asilo nido o strutture educative per l'infanzia nel
Sud", commenta ancora Valerio Neri. "In questo quadro la crisi
economica non puo' essere addotta come giustificazione ma anzi
deve essere un incentivo a investire sull'infanzia una volta per
tutte se vogliamo che oltre la crisi ci sia un futuro per il
nostro paese, cioe' per le giovani generazioni. Questo significa
una serie di misure e provvedimenti urgenti e fondamentali".
"Quella che registriamo - dice ancora il direttore - e'
piuttosto una rimozione della questione infanzia e adolescenza in
Italia. A dimostrazione il fatto che non abbiamo allo stato alcun
provvedimento organico in atto per fare fronte alla questione
della poverta' minorile, per combattere la dispersione
scolastica, per un intervento forte a favore dei minori che
crescono al Sud, per costruire una rete nazionale di servizi per
la prima infanzia. C'e', e' vero, un nuovo Piano infanzia varato
nel 2010, con contenuti importanti. Ma e' solo sulla carta: privo
com'e' di risorse finanziarie, di obiettivi di avanzamento e di
sistemi di monitoraggio. Un'ulteriore questione", prosegue Neri,
"e' la mancanza di dati e conoscenze aggiornate su una serie di
problematiche rilevanti relative all'infanzia in Italia, come per
esempio l'abuso, le violenze". Temi che vengono in rilievo da una
delle mappe dell'Atlante realizzata in collaborazione con l'Ansa
che riporta le parole/notizie piu' ricorrenti nei notiziari
dell'agenzia con riferimento all'infanzia e ai minori.
"L'Italia e' ricca di esperienze di eccellenza per la promozione
dei diritti dei minori", commenta Raffaela Milano, responsabile
Programmi Italia-Europa Save the Children. "Oggi queste
esperienze vivono una condizione di estrema difficolta' e
solitudine, dal momento che la questione infanzia e'
sostanzialmente scomparsa dall'agenda istituzionale. Il compito
di Save the Children, con il suo programma Italia, e' dare voce
anche a questa Italia, valorizzando e mettendo in rete queste
competenze che rappresentano un patrimonio che l'Italia non puo'
lasciare morire. L'Atlante sara' la nostra agenda di lavoro".
(Wel/ Dire)
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