(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 nov. - Una scuola di lettura
pomeridiana per i ragazzi delle scuole superiori tenuta
direttamente dagli scrittori e dalle scrittrici del movimento
Generazione TQ, insieme a critici, editor, giornalisti e artisti,
che metteranno a disposizione il proprio tempo a titolo
totalmente gratuito. È 'Piccoli maestri', l'iniziativa della
Provincia di Roma presentata nei giorni scorsi a Palazzo
Valentini dal presidente Nicola Zingaretti insieme all'assessore
provinciale alla Cultura, Cecilia D'Elia, e ai
giornalisti-scrittori, Elena Stancanelli (ideatrice del progetto)
e Christian Raimo.
Le 'lezioni' si terranno tutti i lunedi' nei locali di
MaTeMu', il centro di aggregazione della Cies, in via Vittorio
Amedeo II 14, all'Esquilino. Si partira' con la lettura di
'Franny and Zoey' di Salinger, a opera della Stancanelli, per poi
procedere secondo il calendario reperibile all'indirizzo
http://piccolimaestri.wordpress.com.
Per ora, ha detto Zingaretti, "si tratta solo di un progetto
sperimentale, ma se funzionera' diamo gia' da ora la nostra
totale disponibilita' a dare una mano, magari inserendo gli
incontri anche nei pof delle scuole superiori, come abbiamo fatto
con i film d'autore del cinema italiano". Di queste iniziative,
ha aggiunto il presidente della Provincia, "c'e' grande bisogno,
basti pensare che il 51% dei giovani tra i 15 e i 18 anni e'
fuori dal 'letteralismo', ossia ha difficolta' nella lettura e
comprensione di un testo complesso". Questo progetto, ha
concluso, "si fonda sulla volonta' di dare qualcosa agli altri da
parte dei giovani scrittori italiani, una sorta di mecenatismo
culturale molto ben accetto".
'Piccoli maestri', ha commentato D'Elia, e' un'iniziativa "a
costo zero che nasce dal basso, ci siamo messi a disposizione
perche' la cultura e' una cosa utile e c'e' grande bisogno nel
Paese di politiche a sostegno della lettura. Questi giovani
intellettuali, che si incontrano per mettersi a disposizione
della comunita' per un progetto civico, sono una grande risorsa
che le istituzioni locali devono sapere cogliere, guardando alle
scuole pubbliche come un grande luogo di scambio".
(Wel/ Dire)