(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 nov. - L'asma? Puo' essere
anche colpa di mamma. Una ricerca pubblicata su BioPsychoSocial
Medicine carica di nuove responsabilita' il ruolo della donna di
casa nell'evoluzione della malattia; non solo come principale
responsabile dell'aderenza alle cure, ai controlli, ai consigli
del medico, ma anche nei comportamenti e nella relazione di ogni
giorno.
Uno studio giapponese ha seguito per un anno circa 220 madri di
bambini dai 2 ai 12 anni di eta' che soffrivano di asma.
All'inizio del lavoro tutte le mamme sono state invitate a
compilare un questionario che comprendeva domande sul loro grado
di stress e su come cercavano di gestirlo, sul loro rapporto con
i figli e le loro modalita' educative, sulla gravita' della
condizione clinica del piccolo, su quanto ci si attenesse alle
prescrizioni dei farmaci e alle raccomandazioni del medico. Dopo
un anno, le donne sono state ricontattate, anche per sapere come
andava la malattia del figlio, in relazione alla frequenza e
all'intensita' degli attacchi. Dai risultati e' emerso che i
comportamenti e gli stati d'animo piu' deleteri cambiano
nettamente a seconda dell'eta': i piccoli sotto i sette anni
risentono negativamente soprattutto degli stati d'animo di rabbia
o irritazione della madre che perdurano nel tempo,
indipendentemente dal fatto che essa li esprima apertamente o
cerchi di reprimerli o nasconderli; l'asma dei piu' grandicelli
invece tende a peggiorare per lo piu' in risposta ad
atteggiamenti iperprotettivi. Al contrario, se la mamma pensa di
piu' a se stessa, fino al punto da essere classificata come
"egoista" nei test psicologici, i ragazzini tirano il fiato, e
non solo metaforicamente.
(Wel/ Dire)