TECNICA DELLA SCUOLA: SE NE DISCUTERÀ AL CONSIGLIO EPISCOPALE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 mar. - Aggiornare l'intesa
sull'insegnamento cattolico, prevista dal Concordato
Stato-Chiesa, e' uno dei punti che verra' esaminato dal Consiglio
episcopale permanente in corso tra oggi e giovedi' 31 marzo.
L'obiettivo e' anche tamponare l'emorragia d'alunni che si
avvalgono dell'ora settimanale. È quanto spiega il sito la
Tecnica della scuola. Quali siano i contenuti della proposta
ancora non e' noto, ma e' chiaro che la volonta' di cambiare
rotta nasce dall'esigenza di mettere un freno all'emorragia di
alunni che si avvalgono dell'ora settimanale. Negli ultimi 25
anni, del resto, le forti trasformazioni valoriali dei cittadini
hanno determinato uno scollamento rispetto alla fede.
Che si e' visto anche a scuola: da alcuni anni il numero di
alunni e studenti che si avvalgono dell'insegnamento dell'ora di
religione risulta in lieve ma costante discesa. Soprattutto nelle
grandi citta', come Milano, e nella scuola secondaria superiore:
non sono rari i casi in cui il numero di coloro che svolgono
attivita' alternativa (sempre se organizzata dalla scuola) e'
superiore a quello di chi segue l'ora di religione. Una tendenza
che non sempre e', tra l'altro, giustificata dall'aumento
esponenziale di iscritti di nazionalita' o origini non italiane.
La Cei sino ad oggi ha minimizzato: il fatto che nella scuola
primaria l'adesione continua ad essere altissima, spesso vicina
all'unanimita', rimane un dato inequivocabile.
Ma non solo: "nell'anno scolastico 2009-2010 l'insegnamento
della religione cattolica- ha fatto sapere di recente la Cei- e'
stato scelto dal 90% delle famiglie e degli alunni delle scuole
statali. Tale dato sale al 90,80%, se si tiene conto anche di
quanti frequentano scuole cattoliche. L'alto tasso di adesione
attesta la forza di attrazione di questa disciplina, di cui gli
stessi avvalentisi sono i testimoni piu' efficaci". Tuttavia si
avverte la necessita' del cambiamento.
(Wel/ Dire)