MA OGGI È DIVERSO: LA PRESENZA A SCUOLA È PASSATA DAL 56% ALL'87%
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 mar. - "Sulla scolarizzazione
dei bambini dei campi informali si e' investito molto poco". È
quanto ha affermato Paolo Ciani, responsabile per Rom e Sinti
della Comunita' di Sant'Egidio questa mattina si e' soffermato
sulle opportunita' di integrazione che offre la scolarizzazione
durante il convegno di formazione per giornalisti "NewsROM -
Informazione senza pregiudizi", un'iniziativa organizzata
dall'associazione giornalisti Scuola di Perugia nell'ambito della
campagna Dosta!
Promossa dal Consiglio d'Europa e finanziata dall'Unar. Secondo
Ciani, per tanti anni la scolarizzazione "non e' stata ne'
proposta, ne' imposta. Per cui non e' esistita. Abbiamo un paio
di generazioni di rom ex jugoslavi cresciuti nei campi non
scolarizzati". Oggi, invece, i percorsi sono diversi, cosi' come
i successi. Come quello di uno dei progetti portati avanti
proprio dalla Comunita' di Sant'Egidio. "Abbiamo provato a dare
delle borse di studio con un progetto - ha affermato - e in due
anni la presenza a scuola di questi bambini e' passata dal 56%
all'87%. Una presenza simile a quella dei loro compagni.
Purtroppo su questo argomento c'e' un grande pessimismo. Si dice
sempre che e' impossibile far nulla di buono e invece non e'
cosi'. Si puo' fare".
Per Ciani, oggi e' necessario non solo avviare proposte per
favorire la scolarizzazione come le borse di studio per i piu'
meritevoli, ma anche promuovere la scolarizzazione precoce, cioe'
mandare i bambini a scuola sin dall'asilo, offrire un sostegno
allo studio anche nel pomeriggio. "Occorre favorire in ogni modo
le iscrizioni scolastiche - ha detto Ciani -. E qui mi riferisco
al discorso degli insediamenti abusivi. Anche in situazioni di
estrema esclusione e' necessario privilegiare in maniera assoluta
l'iscrizione a scuola dei bambini". Per quanto riguarda gli
insediamenti abusivi, ha spiegato Ciani, la scolarizzazione "e'
molto problematica". "Si e' investito molto poco nella loro
scolarizzazione - ha affermato Ciani -. Tant'e' che la gran parte
dei bambini scolarizzati, almeno nei numeri ufficiali, provengono
dai campi attrezzati. Sono molti anni che diciamo che bisogna
investire di piu' sulla scolarizzazione dei bambini di queste
piccole baraccopoli e sono bambini facilmente scolarizzabili.
Abbiamo visto che tante volte basta suggerire ai genitori una
scuola nelle vicinanze e come fare e non c'e' nemmeno bisogno di
ulteriori interventi". Ma se si parla di insediamenti abusivi,
non si puo' non parlare degli sgomberi che avvengono in
tutt'Italia e non solo a Roma. "Il discorso degli sgomberi e'
molto grave - ha concluso Ciani -. È chiaro che dove ci sono
sgomberi su famiglie con bambini che vanno a scuola questi spesso
vanno a rompere quel percorso di integrazione faticoso che i
bambini hanno attivato. Uno degli ultimi problematici quello che
e' stato fatto a Tivoli in questi giorni dove i bambini
scolarizzati al ritorno da scuola si sono trovati la baracca
abbattuta". Per Ciani, infine, la strada da seguire per
l'integrazione segue diverse tappe. "Noi pensiamo che bisogna
investire in primissima accoglienza, ma anche in programmi di
secondo e terzo livello. Accoglienza per famiglie piu' inserite
che potrebbero partecipare economicamente alle spese per un
alloggio".
(Wel/ Dire)