(DIRE - Notixiario Minori) Roma, 22 mar. - Un progetto
sperimentale per favorire la comunicazione tra adolescenti e
pediatri. Anche le domande piu' "imbarazzanti" troveranno
risposte, anche i piu' timidi avranno ascolto. E' un'iniziativa
del Settore adolescenza della Federazione Italiana Medici
Pediatri di Napoli (FIMP), coordinato dalla dottoressa Maria
Giuliano, a dare voce alle difficolta' dei pediatri
nell'approccio e nel dialogo con gli adolescenti. Da qui una
prima fase, fatta di esplorazione del mondo adolescenziale
somministrando nell'ultima classe delle medie e nei primi due
anni delle superiori un questionario con domande inerenti il
rapporto tra adolescente e medico. Il questionario e' stato
distribuito nelle scuole di quattro comuni rappresentativi
dell'area di Napoli e provincia (Napoli Vomero, Somma Vesuviana,
Sorrento, Pozzuoli) e dalla lettura complessiva e' emerso che
solo il 15% dei ragazzi tra i 12 e i 14 anni viene visitato dal
pediatra di famiglia.
Inoltre, i giovani richiedono ai pediatri una maggiore
personalizzazione del rapporto e vorrebbero dunque al centro
della visita medica ci fosse non solo il corpo che viene
adeguatamente "curato" dal pediatra, ma anche le esigenze
relative ai problemi ed agli interessi che lo occupano e che lo
rendono una persona "originale". Da questi ed altri interessanti
dati, e' iniziato un lungo lavoro di riflessione volto ad
individuare le strategie giuste per comunicare ed interagire con
gli adolescenti e per conoscere quali problematiche si celano
intorno al loro universo. Siccome l'adolescente comunica con i
coetanei attraverso chat, sms, cellulari, il gruppo di studiosi
pediatri ha pensato che il modo piu' consono per entrare in
comunicazione era quello di avvicinarsi a loro utilizzando una
modalita' piu' congeniale.
È stata costituita cosi' una "chat line", sul portale della Fimp
Napoli (www.fimpnapoli.it) e ogni lunedi', dalle 20 alle 22,
secondo un turnazione predefinita, un pediatra di famiglia in
forma volontaria ed anonima, si rendera' disponibile a
'chattare', con i ragazzi. Gli argomenti trattati saranno:
sessualita', alimentazione, stile di vita, fumo di sigaretta e
danni correlati, uso di sostanze stupefacenti, problematiche
relazionali familiari e scolastiche oltre a problematiche mediche
specifiche. I ragazzi, liberamente, potranno parlare, chiedere,
confrontarsi, condividere pensieri, ansie e paure con esperti del
settore.
(Wel/ Dire)