GIAPPONE, L'ESPERTO: "AIUTARLI ATTRAVERSO LA SCUOLA"
CASTELBIANCO: PUNTARE SULLE INSEGNANTI, COME SUCCESSO ALL'AQUILA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 mar. - "Tutti i traumi, ma
soprattutto quelli catastrofici, creano uno choc nell'individuo
che certo non termina con il cessare del trauma. Quest'ultimo,
infatti, resta dentro la persona e ricrea uno stato d'angoscia
che emerge con tutta la sua violenza quando si vengono a vivere
situazioni di disagio, situazioni che normalmente il soggetto sa
gestire ma che a causa della vulnerabilita' fanno appunto
riemergere l'angoscia sottostante". Cosi' Federico Bianchi di
Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore
dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (Ido), a proposito delle
conseguenze del terremoto e dello tsunami che ha colpito il
Giappone, creando vittime soprattuttp tra i bambini.
"C'e' un parallelo con quello de L'Aquila- prosegue l'esperto-
Parlando di bambini, infatti, la possibilita' di affrontare
questa situazione sociale passa tramite una modalita' d'aiuto
collettiva che si esplica tramite la scuola". Secondo
Castelbianco, quindi, cosi' "come il nostro gruppo di psicologi
ha fatto a L'Aquila, bisogna aiutare e formare le insegnanti che,
supportate da personale specialistico, imparano a gestire il
singolo caso o le dinamiche di classe in modo continuativo
all'interno della scuola".
(Wel/ Dire)
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