(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 mar. - Robotica e nuove
tecnologie attraggono sempre di piu' gli studenti tanto da far
crescere le iscrizioni in alcuni istituti tecnici italiani, ma
crollano gli investimenti pubblici e per poter far fronte alle
spese gli istituti si autotassano o si rivolgono alle fondazioni
bancarie. Dal Piemonte all'Abruzzo, e' il paradosso raccontato da
alcune voci dei partecipanti al RomeCup 2011, Trofeo
internazionale Citta' di Roma di Robotica, promosso dalla
Fondazione Mondo Digitale e in corso a Roma a cui partecipano
diverse scuole italiane, alcune universita' e aziende che
lavorano nel settore. Dall'Itis Vallauri di Fossano, in provincia
di Cuneo, all'istituto Alessandro Volta di Pescara, presenti alla
manifestazione con due stand, la storia e' la stessa. Nell'ultimo
anno c'e' stato un incremento delle iscrizioni, oltre il 30%
rispetto all'anno precedente, ma al contempo i fondi provenienti
dallo Stato sono calati in maniera considerevole. A parlarne, tra
soddisfazione per il lavoro fatto e amarezza, sono i docenti che
hanno accompagnato i ragazzi alla manifestazione per confrontarsi
con le altre esperienze e a presentare i propri progetti di
robotica.
"Quest'anno abbiamo incrementato le iscrizioni del 36% - spiega
Antonio Briatore, insegnante di Meccanica e Macchine all'Itis
Vallauri di Fossano -. Questo significa per noi che almeno sul
nostro territorio qualche famiglia ha cominciato a reinvestire
negli istituti tecnici". L'istituto di Fossano oggi ha 1.200
alunni e 150 insegnanti. Ci sono ben 26 laboratori e i costi da
sostenere sono tali da dover andare a cercarli altrove. "Il
ministero non manda piu' soldi - spiega Mario Freni, direttore
amministrativo dell'istituto - e ci rivolgiamo alle fondazioni
bancarie, con bandi a progetto. Andiamo avanti partecipando a
tutti i bandi, con buoni risultati. Nel 2010 l'apporto esterno e'
pari di 100mila euro, quello del ministero circa 40mila". E le
differenze rispetto al passato si sentono. "Nel '92 avevamo 10
milioni di lire a classe, nel 2010 abbiamo mille euro a classe.
Nel '92 a parita' numerica di alunni avevamo 300milioni, nel 2010
48mila euro. Tutto questo mentre negli ultimi due anni sono
cresciute le iscrizioni alle prime. L'anno prossimo in prima
entreranno 373 allievi su 270 dell'anno precedente".
A diversi chilometri di distanza la situazione non e' poi cosi'
diversa. A raccontarla e' Renzo Delle Monache, docente di sistemi
e automazione all'Itis Alessandro Volta di Pescara, presente al
RomeCup con un proprio progetto di robotica a pochi passi dallo
stand dell'istituto di Fossano. Nell'Itis di Pescara, per far
partecipare i ragazzi ai concorsi e per rifornire di alcune
attrezzature i laboratori, gli stessi professori hanno deciso di
autotassarsi. "Noi andiamo avanti con i sacrifici dei docenti -
racconta Delle Monache -. Per poter acquisire quattro kit di
robot di 300 euro ciascuno abbiamo attinto a fondi d'istituto,
significa che i docenti hanno fatto dei piccoli sacrifici e
alcune ore di supplenza non verranno pagate". Anche a Pescara
scarseggiano i fondi. "Sono diminuiti tantissimo, specialmente
nell'ultimo anno. Sono diminuiti addirittura i soldi per pagare
le supplenze dovute all'accorpamento delle cattedre. Nel nostro
capitolato quest'anno mancano 250mila euro. Non ci arrivano piu'
dalla direzione generale, prima invece arrivavano". L'istituto
oggi conta 1.100 iscritti, ma anche in questo caso i nuovi
studenti stanno aumentando. "Le iscrizioni sono aumentate del 30%
- racconta Delle Monache -, gli iscritti alle prime sono passati
da 200 a 270 con una netta inversione rispetto ai licei che fino
all'anno scorso avevano il predominio".
Eppure, nonostante le difficolta' economiche, i risultati ci
sono. L'istituto di Fossano ha vinto gia' diverse edizioni della
Gara nazionale di meccanica e elettronica. Nel 2006 ha vinto il
primo premio nella categoria meccanica e nel 2010 si e'
aggiudicato entrambe le categorie. Anche l'istituto di Pescara e'
sulla strada del successo, passando le semifinali a Vicenza e
partecipando alle prossime gare nazionali di Catania. Ma tra i
risultati non ci sono solo quelli in gara. Quello piu'
significativo e' il successo dovuto alla preparazione che
l'istituto riesce a dare ai suoi alunni e la possibilita' che le
aziende scommettano su di loro. "A Fossano facciamo un'indagine
sui nostri diplomati ogni due anni - racconta Briatore - e quindi
abbiamo sempre idea di dove sono finiti, quali attivita'
svolgono, coerenti o meno con il diploma. Per i corsi di periti
meccanici, elettrotecnici e informatici, siamo oltre il 67% di
persone che trovano un lavoro coerentemente col suo diploma".
Successo riscontrato anche a Pescara. "Abbiamo un ottimo rapporto
con le aziende - spiega Delle Monache -. Riusciamo a far fare
stage ad una trentina di ragazzi per specializzazione ogni anno.
Dalla meccanica all'elettrotecnica. Molti ragazzi poi vengono
richiamati perche' fanno degli ottimi progetti".
(Wel/ Dire)