(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 mar. - Sono migliaia, oggi, i
ragazzi in fuga. Scappano da casa, perche' maltrattati e abusati.
La maggior parte sono minori stranieri che scappano dagli
istituti e dai centri d'accoglienza, perche' spesso le strutture
non sono adeguate a ricevere e sostenere questi ragazzi con forti
disturbi e disagi sociali. Scappando, bambini e ragazzi diventano
vittime di sfruttamento minorile, lavorativo e sessuale, da parte
della criminalita' organizzata.
La citta' di Budapest, l'Ungheria attualmente e' alla
presidenza dell'Unione Europea, alla presenza del vice primo
ministro ungherese, Navracsics Tibor, ha ospitato la conferenza
"Missing from Care", di Missing Children Europe (MCE - Rete
Europea per i Bambini Scomparsi e Sfruttati Sessualmente che
coinvolge 24 organizzazioni non governative di 16 Paesi europei),
con la presenza di esperti a livello europeo sul tema dei bambini
scomparsi. La conferenza si posizionava come diretto follow up
del convegno "Bambini vulnerabili in fuga - una sfida europea",
tenutosi a Bruxelles il 17-18 novembre 2010.
All'incontro ungherese, a cui hanno partecipato il presidente
di Missing Children Europe, Sir Francis Jacobs e per l'Italia il
presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, sono stati
ribaditi e implementati i punti chiave gia' emersi nel corso
dell'incontro a Bruxelles, allo scopo di sensibilizzare
l'opinione pubblica, la societa' civile e le istituzioni, sulla
vulnerabilita' dei bambini in fuga, e puntando sull'importanza
della prevenzione, e' stata definita inoltre una serie di linee
guida comuni per gli Stati membri dell'Ue.
Dalla due giorni sono emerse alcune raccomandazioni
fondamentali, in primis che i minori in fuga devono essere
riconosciuti come categoria vulnerabile e da proteggere, in
particolare attraverso l'uso di "sistemi di allarme minori". A
tal proposito, lo scorso 8 marzo, a Roma, Telefono Azzurro ha
firmato, a conclusione di un iter burocratico durato 4 anni, una
convenzione per la realizzazione di un sistema di "Allarme
rapido" per la scomparsa dei minori. Questo sistema consentira'
di gestire le emergenze relative alla scomparsa di minori, un
dispositivo(child alert alarm) che e' stato gia' adottato in
Europa e in Nord America.
Nel corso della conferenza di Budapest, e' emersa l'importanza
del ruolo che gli Stati membri devono ricoprire in termini di
sostegno dei minori in crisi e alle loro famiglie, e della
prevenzione della fuga di ragazzi da situazioni divenute
insostenibili. Per fare questo, e' importante sensibilizzare
genitori, insegnanti e operatori sul tema, aumentare la
consapevolezza di bambini e ragazzi sui rischi legati alla fuga e
informarli sulle soluzioni alternative ad essa.
Quello dei fuggitivi e' un problema che riguarda tutti, per
questo e' opportuno far si' che non vengano ignorati i motivi che
portano i bambini a scappare, ne' a banalizzare l'importanza del
comportamento di chi fugge. La cooperazione tra gli Stati europei
e' il primo e fondamentale passo per risolvere un problema
drammatico come questo: promuovere le strutture che consentano di
attuare un sistema coerente di servizi e strumenti e' il primo
dovere di una vera rete europea.
Strumento fondamentale e' il servizio della linea 116.000, che
adeguatamente diffusa e promossa, interviene per rintracciare e
salvare i minori che scappano. Per questo si rende necessario
facilitare ulteriormente l'attuazione di questo numero, presente
in Italia dal 2009 e gestito da Telefono Azzurro, in particolare
prevedendo il finanziamento per il costo della gestione dei
servizi, nonche' per il coordinamento europeo della rete.
"Bisogna assolutamente e con urgenza migliorare la qualita'
dei centri di accoglienza e intervenire subito in aiuto del
minore che scappa, che nella maggior parte dei casi ha tra i 14 e
i 17 anni e ha alle spalle gravi situazioni di disagio", ha
dichiarato Ernesto Caffo. "Purtroppo i dati, ancora oggi, non
sono assolutamente precisi in quanto sia i genitori che gli
istituti non denunciano la fuga. La percezione di questo problema
da parte della societa' civile e delle istituzionie' nata solo
negli ultimi anni ma e' ancora insufficiente".
I minori che si danno alla fuga diventano spesso vittime della
criminalita' organizzata che li sfrutta sessualmente. Telefono
Azzurro ha presenziato il 9 marzo in Senato all'audizione
relativa al Disegno di Legge che ratifica ed esegue la
Convenzione di Lanzarote, la quale ha come obiettivo quello di
elaborare nuovi strumenti vincolanti per gli Stati membri del
Council of Europe al fine di contrastare lo sfruttamento e
l'abuso sessuale sui minori.
"Telefono Azzurro", ha spiegato Caffo, "e' uno fra i maggiori
sostenitori a livello europeo e nazionale della firma della
Convenzione di Lanzarote voluta dal mondo associativo europeo,
allo scopo di ottenere una maggiore protezione ai minori vittime
di sfruttamento sessuale. La nostra presenza all'audizione in
Senato ha voluto sollecitare e velocizzare la firma per la
ratifica della Convenzione da parte dell'Italia".
(Wel/ Dire)