(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 mar. - Spesso i media
tradizionali, soprattutto la televisione, intervengono per
evidenziare i grandi pericoli di internet: Facebook sarebbe il
"male assoluto", perche' bambini e adolescenti potrebbero
conoscere adulti malintenzionati, maniaci sessuali e quant'altro.
Difficilmente si parla invece di quanti tra loro cercano facili
guadagni sfruttando i meccanismi della rete. Facebook in questo
caso non c'entra affatto perche' giovani e giovanissime hanno
altri canali per la comunicazione: Badoo e Netlog sono ad esempio
social network popolari, tuttavia non mancano le piattaforme
italiane precedenti a Facebook.
Non e' un fenomeno prettamente femminile, sebbene la
percentuale di ragazzi sia inferiore. Il metodo e' semplice: si
pubblicano degli aggiornamenti in cui ci si propone per
"incontri" via webcam in cambio di ricariche telefoniche oppure
accrediti su PayPal e carte di credito a consumo. Alcuni
propongono persino un'anteprima gratuita. Gli incontri dal vivo
sono rari, pochi quelli disposti ad andare oltre la prestazione
virtuale. Un'attenuante affatto consolatoria, ne' garante
dell'anonimato (di chi si mostra). Tra un compito di scuola e
l'altro, uno strip e qualche euro per comprare le sigarette o
fare un aperitivo. A un'eta' cui sarebbero vietati entrambi i
vizi.
La legge italiana proibisce l'accesso incontrollato ai social
network al di sotto dei 13 anni, Badoo richiede la maggiore eta'
e Netlog almeno 15 anni. Restrizioni inutili, perche' mentire e'
semplice quanto un clic: pochissimi genitori predispongono dei
filtri a computer e internet perche' queste attivita' siano
inibite ai propri figli. I dati, da questo punto di vista, fanno
riflettere: come abbiamo visto ieri sarebbero ben 3,6 milioni i
bambini che avrebbero mentito sulla propria eta' per iscriversi a
Facebook.
(Wel/ Dire)