(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 mar. - I bambini, si sa, hanno
tanta energia, ma capita spesso che ne abbiano un po' troppa.
Quando un bambino registra un'eccessiva attivita' muscolare che
rischia di trascendere nell'aggressivita' ed impulsivita', con
conseguenti difficolta' nel fare i compiti, concentrarsi o avere
problemi relazionali, si parla di iperattivita' (o ADHD). Finora,
per diagnosticare la causa di questa patologia, sono state fatte
tante ipotesi, ma non era mai stato preso in considerazione un
legame piuttosto elementare: quello con il cibo.
Hanno tentato questa via dei ricercatori olandesi che hanno
pubblicato i risultati del loro studio su Lancet. Hanno provato a
mettere a dieta un gruppo di bambini affetti da ADHD dai 4 agli 8
anni. Il tentativo era quello di provare se, partendo con la base
dell'alimentazione, cioe' cibi naturali come riso, frutta e
verdura, i sintomi venivano ridotti.
Il dubbio infatti si concretizzava sui cibi lavorati o alcuni
altri tipi che possono ingenerare delle allergie o intolleranze
alimentari come ad esempio le uova o il latte. Eliminando tutti i
cibi a rischio, dopo 5 settimane i ricercatori hanno notato che
la sindrome cominciava a scemare, i sintomi si riducevano e
l'attivita' motoria dei bambini prima problematici si avvicinava
molto a quella dei loro coetanei considerati "normali".
Ma siccome non si puo' mettere a dieta ferrea un bambino in
crescita, questa e' stata solo la prima fase dello studio. I cibi
prima eliminati dovevano essere necessariamente reintrodotti, e
cosi' sono stati fatti "provare" ai bambini uno per volta, in
modo da notare quale di questi faceva scattare l'iperattivita'.
Grazie a questa sperimentazione, un po' come avviene con le
allergie alimentari, si riesce ad individuare l'elemento
incriminato ed eliminarlo dalla dieta. La cosa importante e' che,
come affermano gli stessi ricercatori, la dieta ferrea non venga
protratta per oltre 5 settimane.
(Wel/ Dire)