IL LIBRO RACCONTA TREDICI ANNI DI STUDIO DI ELEONORA SERCI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 mar. - Trasformare in un testo
didattico i compiti di una bambina con la sindrome di Down che,
dopo le elementari e le scuole medie, e' riuscita a diplomarsi
all'Istituto alberghiero di Monserrato. Si intitola "Il quaderno
di Eleonora" (Aipsa Edizioni), il libro scritto da Eleonora Serci
(cagliaritana di 26 anni con la sindrome di Down) e realizzato
grazie alla tenacia e alla determinazione della mamma, Annalisa
Porru. Il volume e' stato presentato a Cagliari.
Quasi duecento pagine che racchiudono una vita di studio della
bambina, affiancata di volta in volta da insegnanti di sostegno
che l'hanno aiutata a completare gli studi con il diploma di
"sala bar" e la qualifica di "ricevimento".
"L'idea di questo libro - spiega Annalisa Porru - e' cresciuta
in me osservando l'interesse che i quaderni di mia figlia
suscitavano nei miei amici insegnati, nei tirocinanti e negli
operatori che frequentano il centro down. Essi sostengono di
trovarvi spunti interessanti, motivazioni nuove per il lavoro e
per l'opportunita' di una maggiore conoscenza della persona down
rapportata all'esperienza scolastica". Il libro si divide in due
parti: la prima, narrata dalla mamma, racconta la vita di tutti i
giorni di Eleonora e descrive la sua famiglia, i luoghi in cui e'
cresciuta e l'ambiente scolastico. Nella seconda, il quaderno
racchiude il percorso di studi della ragazzina dalla prima alla
quinta elementare, in un arco temporale racchiuso dai sette ai
tredici anni. E in un'epoca di tagli feroci al sostegno, il
"Quaderno di Eleonora" racconta anche quanto sia fondamentale
l'intervento di educatori formati e capaci per consentire agli
alunni in difficolta' di conseguire dei risultati scolastici e
formativi.
E proprio agli insegnanti di sostegno, infatti, e' dedicata la
lettera di chiusura dell'alunna, ormai diplomata e uscita dalla
scuola: "Mi avete fatto fare i compiti, le gite, i laboratori e
la ginnastica - scrive Eleonora, rivolgendosi ai docenti Anna,
Bruna, Gemma e Donatella che l'hanno seguita negli anni - quando
sono diventata grande, la scuola per me e' finita ed ero triste.
Vi ricordo e vi voglio sempre bene". Poche righe, scritte senza
errori di ortografia: non faranno dimenticare i tagli al
sostegno, ma rappresentano un premio e l'orgoglio di qualsiasi
insegnante. Raccontando attraverso i compiti ed i racconti, la
vita dell'alunna dalle elementari al diploma, il testo e' anche
un percorso didattico e un aiuto per altri genitori che si
trovano ad affrontare lo sviluppo educativo di un figlio con la
sindrome di Down.
(Wel/ Dire)