(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 mar. - Se il piccolo di casa
e' troppo 'rotondo', non si puo' tirare in ballo il Dna e una
tendenza genetica al sovrappeso. La colpa piuttosto, sostengono i
ricercatori dell'University of Michigan Cardiovascular Center
(Usa), e' delle cattive abitudini, a tavola e non. La ricerca,
pubblicata sull''American Heart Journal', e' frutto di uno studio
condotto su 1.003 bambini. Ebbene, secondo l'indagine i piccoli
obesi mangiano peggio dei coetanei magri, passano piu' ore
incollati a tv e videogame e fanno meno sport.
Insomma, i risultati mostrano che i piccoli extralarge piu'
spesso dei coetanei mangiano il pranzo della scuola anziche'
quello (piu' salutare) preparato a casa, e passano due ore al
giorno tra piccolo schermo e videogame. Certo, "per i bambini
estremamente in sovrappeso uno screening genetico puo' essere
considerato - precisa Kim Eagle, descrivendo i risultati della
ricerca - Per il resto, aumentare l'attivita' fisica, ridurre il
tempo passato davanti a videogiochi e tv e migliorare il valore
nutrizionale dei pasti a scuola" sono azioni che promettono di
"invertire il trend di obesita' infantile". Negli Usa il problema
e' tale che recentemente il presidente Barack Obama e' sceso in
campo per offrire menu' scolastici piu' salutari a 31 milioni di
bambini.
Nel frattempo il progetto del Michigan era gia' partito in 13
scuole, per 'imbrigliare' colesterolo e pressione dei piccoli e
monitorare le loro abitudini. Secondo la ricerca, il problema sta
anche nel fatto che pochi bambini con problemi di peso fanno
attivita' fisica regolare, seguono lezioni di ginnastica a scuola
o fanno parte di un team sportivo. Insomma, secondo i ricercatori
lo stile di vita e' legato all'obesita' infantile piu' della
genetica.
(Wel/ Dire)