(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 mar. - Gli adolescenti non
sono piu' bambini, ma non sono neanche adulti. È una fase della
vita, quella dai 13 ai 17 anni, molto delicata. Un momento in cui
ci si lascia trascinare, si e' vulnerabili e si e' anche inclini
a comportamenti azzardati, soprattutto quando si e' in gruppo. A
sostenere questa tesi, molto preoccupante per i genitori, e' uno
studio della Temple University, pubblicato su 'Developmental
Science'. Non e' facile per mamma e papa' proteggere i loro
bambini, anzi il compito di genitore forse in questa eta' diventa
particolarmente complicato.
La ricerca spiega come mai, fra i teenager, l'unione sia una
specie di calamita' verso il pericolo. I ricercatori hanno
misurato l'attivita' cerebrale degli adolescenti, da soli e con
un gruppo di coetanei, mentre erano impegnati a prendere
decisioni pericolose. Finche' sono piccoli, si sta attenti ai
loro bisogni primari, a che vivano e giochino in piena sicurezza,
ma non c'e' un reale pericolo nel mondo esterno, perche' tanto
sono al sicuro con noi. Ma quando sono piu' grandi, le paure
aumentano e in modo esponenziale anche i pericoli.
I teeanger sono piu' vulnerabili al fascino del rischio e ai
possibili vantaggi di una scelta pericolosa, rispetto a quando
sono da soli. I volontari sono stati sottoposti al test mentre
giocavano con videogame che simulavano la guida. La presenza dei
coetanei rendeva piu' facile l'azzardo in chi stava alla guida.
(Wel/ Dire)