UNICEF: EMERGENZE, SERVONO SUBITO 1,4 MLD DI DOLLARI
APPELLO A 32 PAESI: "DONNE E BAMBINI INTRAPPOLATI NELLE CRISI"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 mar. - Un Rapporto sull'azione
umanitaria per i bambini (Humanitarian action for children Report
2011): questo il documento presentato dall'Unicef per chiedere
1,4 miliardi di dollari ai suoi donatori per assistere bambini e
donne intrappolati nelle crisi. L'appello di quest'anno e'
"incentrato su 32 paesi- come spiega l'Unicef- e sottolinea la
crescente importanza di rafforzare la resilienza delle comunita'".
Hilde Johnson, vicedirettore generale dell'Unicef, spiega che
"investire nei bambini e rafforzare la resilienza dei paesi e
delle comunita' che vivono ai margini, non solo riduce la loro
strada per il recupero, ma contribuisce anche ad aumentare la
capacita' di gestione dei rischi, mettendo in atto misure di
prevenzione prima che la crisi dirompa, mitigandone i danni in
quest'ultimo caso".
Ogni crisi umanitaria "ha conseguenze disastrose per i
bambini- prosegue l'associazione- tra le quali il reclutamento
nelle forze armate, la violenza sessuale e la perdita di servizi
di base come acqua, sanita' e istruzione. La portata senza
precedenti dei disastri di Haiti e del Pakistan ha suscitato una
risposta straordinaria a livello mondiale da parte di tutte le
organizzazioni umanitarie e partner. Ma ha anche sottolineato la
necessita' di potenziare attivita' di prevenzione, all'interno di
quelle comunita' che sono piu' spesso colpite da crisi, per poter
ridurre la portata dei rischi".
Per questo, "far acquisire alle comunita' vulnerabili le
competenze necessarie per affrontare e superare i rischi e' una
componente sempre piu' importante dell'azione umanitaria. Nel
2010, ad esempio, l'Unicef ha riesaminato i principali capisaldi
della sua azione di intervento umanitario, ponendo al centro i
diritti di bambini e donne in crisi. I principali cambiamenti
negli interventi dell'Unicef prevedono una maggiore enfasi sulla
prevenzione, rafforzando il legame tra azione umanitaria e
politiche di sviluppo, e sottolineando l'importanza della
riduzione del rischio catastrofi".
Il rapporto presenta crisi che "richiedono un supporto
eccezionale. Mostra i luoghi in cui sono indispensabili
provvedimenti urgenti per salvare vite, per proteggere i bambini
contro le peggiori forme di violenza e abusi e per garantire
l'accesso ai servizi di base, come acqua e igiene, salute,
nutrizione e istruzione".
Johnson conclude ricordando che "dopo un anno di devastanti
calamita' naturali e tragedie umane, non e' mai stato piu'
opportuno rafforzare la resilienza dei singoli e delle comunita'
che si trovano ripetutamente in pericolo". I 32 paesi a cui si
riferisce questo appello sono stati selezionati "sulla base della
gravita' della crisi, della gravita' del suo impatto sui bambini
e sulle donne, della natura cronica o prolungata della crisi e
del loro potenziale per produrre risultati duraturi salva-vita".
(Wel/ Dire)
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