(DIRE - Notiziario Minori) Ravenna, 4 mar. - Due anni per
combattere il bullismo e la violenza giovanile e contro i bambini
sia sul cyberspazio che sulla strada ed educare i ragazzi alla
legalita'. Perche' le minacce arrivano da internet, dalla ctta',
dalle sostanze stupefacenti e dall'alcol. La Provincia di Ravenna
ha aderito al progetto europeo Povel per prevenire e a combattere
la violenza nei confronti di bambini, adolescenti e donne a
proteggere le vittime e i gruppi a rischio. E' in partenza,
dunque, un intervento "articolato e complesso di educazione alla
legalita' e alla socialita'", che vuole offrire ai giovani gli
strumenti per difendersi da potenziali aggressioni fisiche e
psicologiche e "contribuire a promuovere tra essi comportamenti
positivi perche' non diventino, a loro volta, autori di
violenza", spiega Paolo Valenti, assessore provinciale alla
Formazione.
Violenza tra pari e bullismo, infatti, si legge in una nota,
sono fenomeni in aumento e lo sviluppo diffuso di tecnologie
multimediali, in particolare social network "e' un affollato
spazio virtuale in cui i giovani sono spesso soli e vulnerabili".
Resta il pericolo di abuso di droghe e alcol: il progetto
lavorera' con l'identificazione di buone prassi, raccomandazioni,
istruzioni e campagne che coinvolgano i giovani sui temi della
violenza giovanile e degli stili di vita collegati alla droga e
all'alcol. Nel programma ci sono anche momenti di educazione sui
"potenziali impatti negativi delle nuove tecnologie e sui rischi
e le soluzioni", precisa l'assessore. Alla fine del progetto
Ravenna ospitera' un convegno internazionale per presentare i
risultati.
(Wel/ Dire)