(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 mar. - La Societa' italiana di
pediatria preventiva e sociale (Sipps), nell'ambito della
campagna per il corretto uso degli antibiotici promossa dal
ministero della Salute, insieme all'Istituto Superiore di Sanita'
(ISS) e all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), invita ad un uso
piu' consapevole degli antibiotici nei bambini, attraverso alcuni
semplici consigli rivolti ai genitori.
"L'uso indiscriminato di antibiotici conduce allo sviluppo del
fenomeno dell'antibioticoresistenza- spiega Giuseppe Di Mauro,
presidente Sipps- vale a dire che, ogni qualvolta viene
utilizzato un farmaco antibiotico, puo' accadere che si
selezionino dei batteri resistenti al farmaco stesso. Cio'
provoca, molto spesso, una probabile ricaduta dell'infezione nel
bambino, questa volta piu' difficile da trattare, perche' i
batteri sono diventati resistenti all'attacco dell'antibiotico".
L'Italia, secondo una recente indagine ministeriale, e' tra i
Paesi dell'Unione Europea a piu' alto consumo di antibiotici e a
piu' alto tasso di antibioticoresistenza. L'uso eccessivo di
antibiotici, come indicato dalla campagna promossa dalle piu'
importanti istituzioni sanitarie, provoca numerosi danni alla
salute dei cittadini e comporta un ingente spreco di denaro
pubblico.
Per tutelare le prime fasce d'eta', la Sipps esprime alcuni
consigli utili per un giusto impiego degli antibiotici.
"Innanzitutto, prima di somministrare qualsiasi farmaco- spiegano
gli esperti- bisogna sempre rivolgersi al pediatra, l'unico in
grado di porre una precisa diagnosi della patologia presentata
dal bambino. Inoltre, gli antibiotici non vanno utilizzati in
caso di raffreddore o influenza, ma solo se il bambino presenta
infezioni di origine batterica". In particolare, come sottolinea
Susanna Esposito, segretaria Sipps, "nelle infezioni virali,
quali l'influenza di cui si parla tanto in questo periodo, gli
antibiotici non sono utili e possono soltanto favorire il rischio
di comparsa di infezioni causate da batteri resistenti
all'antibiotico somministrato. Per aiutare il bambino a sentirsi
meglio, e' invece opportuno utilizzare farmaci che alleviano i
sintomi e lasciare che la malattia faccia il suo corso". Il terzo
consiglio della Sipps va a sfatare la convinzione di molti
genitori, secondo cui la presenza di muco giallo o verde nelle
secrezioni nasali significherebbe la presenza di un'infezione
batterica: "anche in questo caso- aggiungono i pediatri-
l'antibiotico non va somministrato".
Infine, una volta iniziata la terapia antibiotica, "e'
importante somministrare tutte le dosi giornaliere- raccomandano
gli esperti- per il periodo di tempo indicato dal pediatra e una
volta terminata la terapia, bisogna gettare gli antibiotici
scaduti o che sono gia' stati aperti e utilizzati per
un'infezione precedente".
(Wel/ Dire)