MENO 19 MILA PROF, PRIMARIA E SUPERIORI PIÙ PENALIZZATE
LE REGIONI PIÙ COLPITE: SICILIA, LOMBARDIA, CAMPANIA E LAZIO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 mar. - Meno 19.700 prof: a
tanto ammontera' il taglio sull'organico docente per il prossimo
anno scolastico, come previsto dalla Finanziaria del 2008. Quella
di quest'anno e' la terza e ultima tranche di decurtazioni del
personale che colpira', in particolare, quattro regioni: Sicilia,
Campania, Lombardia e Lazio. Gli ordini di scuola piu' toccati
saranno la primaria e le superiori, dove prosegue la messa a
regime delle riforme della Gelmini, fra maestro unico, nuovi
licei e istituti tecnico professionali. La ripartizione regionale
potra' essere ancora sottoposta a ritocchi, le tabelle non sono
definitive, ma le variazioni saranno minime.
Secondo le cifre consegnate ieri ai sindacati in attesa del
definitivo decreto sugli organici, dei 19.700 tagli 2.534
colpiranno la Sicilia, seguono Lombardia (2.415), Campania
(2.234) e Lazio (1.989). Tagli pesanti toccheranno anche la
Puglia (-1.878 prof), il Veneto (-1.398), il Piemonte (-1.179).
La scuola dell'infanzia, fra tagli e incrementi, perdera' 141
insegnanti. Ci sono regioni che guadagnano posti (come la
Lombardia o il Piemonte) e altre che li perdono. È il caso della
Campania, che avra' un taglio di 151 cattedre. In generale il
piu' colpito sulla scuola dell'infanzia e' il Sud: la Puglia
perde 87 posti, la Sicilia 81.
Quanto alla scuola primaria, il taglio totale e' altissimo:
perde 9.252 posti (-4,46% sull'organico attuale) di cui 1.424 in
Lombardia, 969 in Sicilia, 964 in Campania, 930 nel Lazio. Alle
ex medie i posti tagliati saranno 1.323 in tutta Italia. Alle
superiori saranno 8.984 le cattedre in meno.
Cresce, invece, il sostegno. Secondo fonti sindacali il
ministero potrebbe chiedere 30mila assunzioni per compensare i
tagli e gli oltre 27mila pensionamenti. Lunedi' prossimo ci sara'
un nuovo incontro al ministero con le tabelle definitive. Restano
in ballo i contenziosi fra Regioni e scuola sui percorsi
triennali professionalizzanti. La' dove si faranno nelle scuole
perche' le Regioni non si sono attivate servira' piu' organico.
(Wel/ Dire)
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