(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 1 mar. - Le direttive della
Regione in materia di minori mettono in difficolta' le comunita'
di accoglienza. A lanciare l'allarme, in una lettera aperta
indirizzata alla Giunta Errani, e' un gruppo di 16 realta' del
modenese, tra case famiglia, comunita' educative e associazioni
di tipo familiare.
Sottolineano in particolare "il rischio di burocratizzazione nei
rapporti fra i soggetti coinvolti, con conseguente calo della
qualita' degli interventi, a seguito dei provvedimenti della
Regione" che, dicono, hanno "sorpreso gli operatori del settore".
La direttiva 846 del 2007, poi prorogata dalla Regione, secondo
le comunita' di affido porta "inevitabilmente ad un aumento dei
costi di gestione", perche' impone "parametri per
l'autorizzazione al funzionamento, sia di tipo strutturale che
funzionale, non necessari per il mantenimento della qualita'".
Senza contare, aggiungono le comunita', "che non si conciliano
con l'attuale situazione critica delle finanze dei Comuni, la
crescita della domanda di interventi a favore dei minori e la
perdita di potere d'acquisto delle famiglie".
Piuttosto, mandano a dire le comunita' modenesi, e'
"necessario un lavoro congiunto" tra istituzioni e realta' che si
occupano dell'affidamento dei minori, "puntando maggiormente
sulla coprogettazione, sulla formazione congiunta degli operatori
del privato e del pubblico e sostenendo la partecipazione e il
confronto fra gruppi e associazioni di case famiglia, comunita'
familiari e comunita' socio-educative".
(Wel/ Dire)