SPADAFORA: SEPARAZIONI E DIVORZI AUMENTANO PERICOLI PER BIMBI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 31 mag. - Un premio, un
attestato, per oltre venti anni di attivita' di una associazione
come la GeA, 'Genitori ancora', che e' a sostegno di genitori e
figli che ha introdotto in Italia la conoscenza e la pratica
"della mediazione familiare per prevenire il maltrattamento
all'infanzia da cattiva separazione". Il presidente del Comitato
italiano Vincenzo Spadafora ha fatto gli onori di casa a Fulvio
Scaparro, socio fondatore e direttore scientifico della GeA, a
Cesare Rimini, avvocato del Foro di Milano, a Gloria Servetti,
presidente della sezione IX civile Tribunale ordinario di Milano.
Il presidente Spadafora ha ricordato che se "la nostra
attivita'" e' soprattutto "nei paesi in via di sviluppo", e'
anche vero che "il ruolo dell'Unicef e' quello di occuparsi di
tutti i bambini del mondo, non solo quelli che vivono in aree
svantaggiate. Quando si da la possibilita' all'Unicef di porre
l'accento per quello che riguardano i bambini italiani per noi e'
molto importante". Spadafora ha evidenziato l'aumento di "minacce
che a volte stentiamo a riconoscere. Sono in aumento il numero
dei divorzi, delle separazioni, in generale di situazioni che
possono mettere a rischio e in crisi l'armonia familiare e in
modo particolare la crescita e il sano sviluppo dei minori e dei
bambini nelle famiglie. Minacce sono dietro l'angolo e in
ambienti e situazioni familiari insospettabili".
L'associazione GeA, che fino allo scorso anno ha soltanto
formato mediatori familiari, ma che da quest'anno effettua
direttamente mediazione, e' nata nel 1987. Si tratta di una
associazione privata senza fini di lucro e, tra le cose piu'
importanti fatte, c'e' la realizzazione "del primo servizio
pubblico italiano di mediazione familiare, il Centro civico di
mediazione familiare, realizzato per il Comune di Milano nel
1989". E ancora: "la prima scuola di formazione alla mediazione
familiare per operatori pubblici e privati", anche questa nel
1989. "Quello di cui si discute- spiega Scaparro- non e' la
separazione, che e' un passo della nostra vita che puo' esserci.
Ma e' come avviene". Per il socio fondatore e' infatti importante
"non trasformare il conflitto in guerra".
(Wel/ Dire)