(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 30 mag. - L'Emilia-Romagna ha
una scuola che punta all'eccellenza, a volte la raggiunge, ma non
c'e' ancora equita' nei risultati degli studenti. Tra le pagelle
dei ragazzi dei licei sie quelle degli alunni degli istituti
professionali c'e' parecchia differenza. E questo riflette una
sempre maggiore influenza delle caratteristiche socio-economiche
sul rendimento scolastico dei giovani. E' la fotografia che
emerge dai dati Ocse-Pisa 2009, presentati oggi a Bologna, sulle
competenze degli studenti quindicenni, misurata in base a tre
tipi di competenza: di lettura, di matematica, e di scienze. Sono
stati coinvolti 520.000 studenti dei 34 paesi dell'Ocse piu'
altri 41 (esclusi Africa e mondo arabo). In Italia 31.000
studenti, di cui 1.494 in Emilia-Romagna per due ore hanno
risposto a domande scritte a scelta multipla e aperte per
verificare, non tanto la padronanza di contenuti curriculari,
quanto la capacita' di mettere in gioco quanto hanno appreso per
affrontare i problemi e ragionare. La rilevazione viene
realizzata ogni tre anni, a partire dal 2000.
Rispetto al 2006 i risultati regionali sono lievemente
migliori. E' migliorata la competenza in italiano, in matematica
l'Emilia-Romagna e' una delle migliori regioni italiane, e anche
per le scienze si posiziona nella parte alta della classifica. Da
sottolineare pero' l'aumento del divario nelle performance tra
chi frequenta i licei e chi gli istituti professionali: la
forbice e' legata all'influenza del background socio-economico.
L'ambito principale della valutazione e' la competenza di
lettura, cioe' la capacita' di comprendere e utilizzare i testi
scritti, e di riflettere su di essi. Sono buoni i punteggi
raggiunti in Emilia-Romagna, 502 punti, rispetto a una media
italiana di 486,e alla media Ocse di 493.
(Wel/ Dire)