(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 31 mag. - Oltre sette milioni di
giovani vivono ancora a casa con mamma e papa'. È quanto afferma
la Cgil, che ha diffuso i risultati di un'indagine condotta dal
sindacato e dal Sunia sulla condizione abitativa dei giovani,
promossa per la campagna 'La casa nel percorso di autonomia delle
nuove generazioni'. "Oltre sette milioni di giovani, quelli
compresi tra i 18 e i 34 anni, vive ancora in casa dei genitori-
dice la nota- All'interno di questa fascia il 40% ha piu' di 25
anni mentre uno su due ha si' un'occupazione ma e' precaria: e'
la generazione dei 'milleuristi' coloro che per intero hanno
assorbito il costo della crisi economica".
Secondo la ricerca la presenza dei giovani che in Italia
vivono in questa 'coabitazione forzata' tra genitori e figli pone
il nostro paese "all'ultimo posto tra i principali paesi
europei". La Cgil ritiene "indispensabile rivendicare un 'Patto
per l'abitare'- osserva Laura Mariani responsabile delle
Politiche abitative per il sindacato di Corso d'Italia- che sia
in grado di far incontrare la domanda dei bisogni giovanili con
un'offerta adeguata in modo da regolare un mercato con
trasparenza". Il disagio abitativo rappresenta infatti per i
giovani "un vero scoglio per l'ingresso nell'eta' adulta".
Secondo l'analisi della Cgil il 60% delle persone fino a 35 anni
percepisce un reddito mensile inferiore a mille euro, senza
dimenticare che il tasso di disoccupazione giovanile ha toccato
il 28,6%. Dati che rendono complesso il superamento delle
barriere che separano i giovani dall'accesso alla casa. I canoni
di affitto sono eccessivamente alti, pari a 1.020 euro per i
nuovi contratti e 750 euro per i rinnovi.
(Wel/ Dire)