(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 mag. - "L'Istituto Giannina
Gaslini, ospedale di riferimento per la pediatria internazionale,
oltre ad offrire da sempre la massima assistenza e sicurezza per
la nascita del bambino, quale Centro di riferimento nazionale per
le gravidanze a rischio sia sul fronte materno che fetale,
migliora ulteriormente la qualita' assistenziale e la sicurezza
rivolte alla mamma, con l'introduzione della parto analgesia
disponibile ogni giorno, 24 ore su 24, e di una nuova Recovery
Room dedicata all'assistenza materna". Lo ha annunciato ieri il
direttore generale del Gaslini, Paolo Petralia, durante il
convegno 'Gravidanza a rischio: stabilita' precaria materno
fetale', promosso dall'Istituto G. Gaslini e realizzato dal
Centro internazionale di studi e formazione Germana Gaslini'
(Cisef) della Badia Benedettina della Castagna di Genova Quarto.
"L'ospedale Gaslini porta cosi' al massimo livello
l'accoglienza e la presa in carico globale e sicura della mamma e
del bambino dall'inizio della gravidanza, durante il travaglio ed
il parto, attraverso il controllo clinico e strumentale
continuativo ed attraverso il controllo del dolore mediante
tecniche di analgesia perimidollare, come la parto analgesia, dal
1 aprile disponibile ogni giorno 24 ore su 24- spiega Giorgio
Bentivoglio, direttore dell' Uo ostetricia e ginecologia- il
percorso prosegue e si completa con l'assistenza del neonato e
della puerpera durante e dopo il parto, anche nel periodo
successivo al ritorno a casa della madre con il neonato. A
dimissione avvenuta, la continuita' delle cure e' assicurata
tramite interventi educativi e di sostegno alla famiglia,
controlli ambulatoriali e follow-up specifici per il neonato".
"Oggi l'istituto dispone di una 'Recovery Room Ostetrica'
adeguatamente attrezzata con personale dedicato ed addestrato per
curare e seguire al meglio le pazienti ostetriche critiche, che
necessitano di un'assistenza superiore a quella erogabile in un
Reparto di degenza ma inferiori a quelli erogabili presso una
Unita' di Terapia Intensiva- spiega Pietro Tuo, direttore
dell'Uoc anestesia e rianimazione- La Recovery Room ostetrica
rappresenta un ambiente protetto, all'interno del Blocco
Operatorio dell' Ostetricia, in prossimita' delle Sale Parto e
delle Sale Operatorie, dotata di risorse umane altamente
specializzate- continua Tuo- risorse strumentali di
monitoraggio/terapia e organizzative 'dedicate' allo svolgimento
dell'attivita' assistenziale. Il team che opera all'interno della
Recovery Room, costituito dai professionisti specifici del
settore - Anestesista, Ginecologo, Ostetrica - si avvale della
collaborazione dei servizi dell'Istituto (Radiologia, Laboratorio
analisi, Centro Trasfusionale) ed e' coadiuvato da una rete di
consulenti (cardiologo, ematologo, infettivologo, etc.) per il
migliore inquadramento diagnostico-terapeutico".
(Wel/ Dire)