(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 mag. - Nasce nell'anno
europeo del volontariato il progetto per la diffusione sul
territorio regionale del valore della cittadinanza europea attiva
e solidale, attraverso di percorsi di multilinguismo e
multiculturalismo, azioni di valorizzazione delle competenze e
delle culture degli studenti di altre nazionalita' che diventano
ambasciatori della comunita' di origine. L'obiettivo e' anche
quello di creare un sistema interistituzionale integrato per
stimolare sensibilita' e interessi dei giovani su alcuni temi
centrali per la comunita' europea, quali i diritti umani, la
cittadinanza, la convivenza, il dialogo interculturale.
L'idea progettuale nasce dalla Direzione affari internazionali
del Ministero dell'istruzione che assieme a Regione Puglia,
Ufficio scolastico regionale e Csv Puglia Net hanno siglato
stamani un protocollo d'intesa per la diffusione di iniziative
regionali da realizzarsi con i ragazzi e le ragazze delle scuole
pugliesi e in collaborazione con le associazioni di volontariato.
Ciascun ente concorrera' alla realizzazione, sulla base delle
proprie competenze, di azioni specifiche che nel corso dei tre
anni di vigenza del protocollo, si andranno a definire tra le
parti, collaborando con ogni forma di sostegno utile al buon
funzionamento della Rete regionale.
"La scuola deve educarsi per poter educare - ha detto in
apertura Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia. Ed
educare la scuola significa coinvolgere molteplici attori che
possano consentire un percorso di capacita' di mediazione con
cio' che non e' conosciuto, con cio' che deve essere ascoltato
senza ostilita', con cio' che deve essere decifrato. Penso al
linguaggio, alla cultura, all'espressivita' di un minore che
viene da un mondo diverso dal nostro. Insomma l'educazione alle
differenze puo' essere una festa, la festa della convivialita'.
Noi, siglando oggi questo protocollo d'intesa continuiamo a
lavorare in questa direzione». ½Il futuro si confronta con un
presente di straordinaria complessita' - ha continuato Vendola -
credo che la sfida futura sara' quella di governare con logiche
di inclusione la presenza crescente di stranieri sul nostro
territorio, per quello che questa presenza proietta all'interno
della scuola. Bambini, minori, adolescenti stranieri sono una
straordinaria opportunita' per arricchire il programma educativo
della scuola e per farne il punto di sviluppo di conoscenze
multiple".
"È un passo determinante quello di creare una strategia comune
su temi cosi' sensibili nel panorama nazionale e internazionale -
dice l'assessore regionale al welfare Elena Gentile. Determinante
- continua la Gentile - perche' l'Italia, e lo dimostrano i dati
del Rapporto di Amnesty International appena divulgati, rischia
di caratterizzarsi sempre piu' come un paese ad elevato livello
di discriminazione e intolleranza. Abbiamo cercato di costruire
in questi anni politiche realmente inclusive, che non lasciassero
indietro alcuno e siamo convinti che una rete stabile,
interistituzionale, possa garantire la pervasivita' di un
approccio culturale solidaristico che fa della cittadinanza
l'elemento fondativo della responsabilita' sociale".
"Se la politica nazionale - ha dichiarato Luigi Russo,
presidente del Csv Puglia Net - quella dei leghismi e degli
integralismi pseudo-religiosi, cavalca le paure della gente, non
solo e' incapace di governare i processi complessi, sociali e
culturali e perfino economici, ma rischia di diventare
amplificatore di barbarie e violenza. Con questo protocollo
vogliamo partire dalla base, nelle scuole, per intervenire nei
processi formativi e allargare l'orizzonte prospettico dei
ragazzi e delle ragazze pugliesi. Multilinguismo, intercultura,
transcultura significa questo: imparare a riconoscere la bellezza
delle differenze".
(Wel/ Dire)