ECCO LO 'SPEZZATINO', E PER L'INGLESE SALTANO GLI SPECIALISTI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 mag. - Vecchio tempo pieno
addio. Niente piu' due maestre per classe. La Gelmini aveva gia'
eliminato le compresenze, e questo era noto. Ma ora, a causa dei
tagli che vanno avanti, salta anche la 'tutela' del sistema dei
due docenti per le classi che hanno la mensa. Almeno a Roma. È
quanto hanno denunciato i presidi dell'Asal, l'Associazione
scuole autonome del Lazio, in una conferenza indetta nella
Capitale per rendere pubblica la lettera (e' il terzo anno che
partono iniziative simili) scritta ai genitori (sono 80 le scuole
coinvolte) per spiegare cosa sta succedendo dopo i tagli voluti
dal governo.
"Qualcosa e' migliorato nell'ultimo anno- spiega Paolo
Mazzoli, preside del 115esimo circolo di Roma e presidente Asal-
ci hanno restituito i soldi per il funzionamento, che erano stati
tolti, e abbiamo qualche garanzia in piu' sulle supplenze. Ma la
scuola primaria, che era un baluardo della scuola italiana, e'
profondamente cambiata. Quest'anno l'Ufficio scolastico ha
formato l'organico con questa regola: dove c'e' tempo pieno si
da' un docente piu' vari spezzoni. Per capirci io ho 4 classi di
tempo pieno e 7 insegnanti, non 8. Sul tempo rimanente metto
degli spezzoni". In pratica "o ci sara' un maestro prevalente. O,
a seconda di come si organizzeranno le scuole, tanti maestri
distribuiti a 'spezzatino' nelle classi".
Altra nota dolente, l'inglese: a Roma gli specialisti passano
da 445 a 98 posti. Tradotto in pratica i bambini avranno per
l'inglese un maestro generico che ha fatto un corso di qualche
ora. Gli specialisti, di contro, faranno i maestri generici. "E'
un disastro- commenta Mazzoli- i bambini avranno insegnanti che
sanno dire tre parole. La formula della scuola primaria italiana
viene impallinata cosi'". Il tempo pieno? "Resta quello che c'era
ma le richieste aumentano". Cosi' come crescono le domande alla
scuola dell'infanzia: al 115esimo circolo (zona Prati Fiscali) in
106 sono rimasti fuori, al 21esimo circolo sono 40. Secondo i
dati della Flc Cgil sono 3mila i bimbi in lista di attesa per la
scuola dell'infanzia statale. La lettera dei presidi, comunque,
riepiloga i tagli: nel Lazio ci sarano -930 docenti di scuola
primaria, -1.032 di scuola superiore, -1.220 Ata.
"La vigilanza de visu dei bidelli- chiude Mazzoli- non c'e'
piu'. Alcuni di noi stanno mettendo anche i genitori a vigilare
fuori dalle scuole". Infine alle superiori lo spettro dei tagli
coinvolge anche gli anni non toccati dalla riforma. "Una
circolare dell'Ufficio scolastico- spiega Giovanni Olivieri,
preside del liceo Croce- spiega che se una classe del primo anno
del triennio ad indirizzo sperimentale e' poco numerosa e va
accorpata si puo' anche spostare di indirizzo (mettendoli in
quello base, ndr) gli studenti".
(Wel/ Dire)