(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 mag. - "No ai tagli sulla
scuola e sul tempo pieno". I genitori della scuola Di Donato (che
fa parte del complesso Manin dove la percentuale di stranieri e'
altissima e l'integrazione e' un successo) hanno protestato
questa mattina sotto all'ex Provveditorato di Roma per contestare
la perdita di docenti in cui e' incappato il loro istituto. In
oltre sessanta si sono presentati sotto l'Ufficio scolastico con
megafoni, fischietti e con tanti orologi di carta e non puntati
simbolicamente sulle 16.30, l'orario in cui escono i bambini del
tempo pieno alla primaria.
"Sono tre anni che combattiamo con i tagli- denuncia un papa',
Andrea D'Avella, presidente del Comitato rappresentanti dei
genitori- e quest'anno l'organico della primaria prevede cinque
docenti in meno. Cosi' non si coprono le esigenze del tempo
pieno: a fronte di una richiesta di 17 classi quelle assegnate a
tempo pieno sono 14. Si dovranno accorpare alcune classi in terza
e quarta aumentando il numero degli alunni e senza tenere conto
dei disabili. La qualita' ne risentira' e il tempo pieno ci
dicono di coprirlo con lo 'spezzatino' di insegnanti. La nostra
scuola- prosegue il genitore- ha tanti stranieri ed e' un esempio
di integrazione di successo: ne devono tenere conto".
Lo chiede anche Aida Bocar, origini filippine, da vent'anni in
Italia, con i figli tutti istruiti nel nostro paese. Due sono
ancora alla Di Donato: "Anche noi genitori stranieri- dice-
vogliamo la qualita'. Non conta solo che i nostri figli stiano a
scuola fino alle 16.30, ma come ci stanno. Dobbiamo essere uniti
in questa battaglia". Una delegazione di genitori e' stata
ricevuta dal dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale.
"Terranno conto dei nostri problemi- ha spiegato una mamma- ma il
taglio c'e' e non ci possono dare garanzie". La protesta percio'
va avanti: la prossima settimana le scuole di Roma saranno tutte
mobilitate. Poi il 30 maggio appuntamento sotto al ministero
dell'Istruzione.
(Wel/ Dire)