(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 mag. - I giovani veneti e
friulani bevono, lo fanno regolarmente, piu' dei loro coetanei di
altre regioni: a confermare il quadro di un Nordest in cui il
contatto con l'alcol arriva in giovane eta' e' la ricerca
"Disagio giovanile e problemi alcol correlati", presentata oggi a
Codroipo, in provincia di Udine, nell'ambito dell'omonimo
convegno realizzato a conclusione del progetto Interreg
"A.Dri.A", che ha analizzato il fenomeno in Veneto, Friuli
Venezia Giulia e Carinzia. Secondo la curatrice dello studio,
Maria Adelasia Divona, nelle due regioni italiane la situazione
e' particolarmente preoccupante, poiche' "si riscontrano tassi di
consumo decisamente superiori alla media nazionale e, soprattutto
in Friuli, si assiste a una fortissima feminilizzazione del
fenomeno".
I dati parlano chiaro: il numero di giovani consumatori tra
gli 11 e i 18 anni che hanno attuato comportamenti rischiosi e
dannosi in Veneto e' superiore alla media: 24,5% contro il 22,4%
nazionale, mentre in Friuli si assesta poco sotto, con il 20,8%
(dati Istat, 2008). Allarmanti le percentuali relative alle
ragazze: la media e' del 13%, ma il dato veneto sfonda quota
22,4% (va meglio in Friuli, con il 14,1%). Nella classe d'eta'
tra i 19 e 24 anni lo scostamento dalla media (25,3% per i
ragazzi e 10,4% per le ragazze) e' ancora piu' rilevante: i
giovani maschi a rischio in Veneto sono il 38,3% e il 37,4% del
Friuli. Le giovani a rischio sono invece il 18,6% in Veneto e il
22,5% in Friuli Venezia Giulia.
Per scandagliare ancora piu' a fondo il problema dell'alcol
tra i giovani, nell'anno scolastico 2009/2010 e' stato
predisposto un questionario distribuito a 335 studenti delle
scuole superiori di Udine, dai quali si ha conferma della
diffusione del fenomeno: il 51,6% dei giovani ha dichiarato di
aver consumato bevande alcoliche negli ultimi 6 mesi. Di questi,
il 50,9% ha consumato "piu' di 10 volte" (perlopiu' ragazzi, il
73,3%). Dai questionari e' stato possibile tracciare anche una
correlazione tra l'aumento dell'eta' e la frequenza di consumo:
"Il 17esimo anno d'eta' sembrerebbe lo spartiacque tra chi ha
consumato bevande alcoliche 'meno di 20 volte negli ultimi sei
mesi' (60% dei consumatori) e chi ha consumato 'piu' di 20 volte'
(40% dei consumatori)" si spiega nel report.
Quanto al tipo di bevanda usata nel primo contatto (che
avviene mediamente a 12,4 anni), la prima scelta e' il vino,
"probabilmente - e' la tesi dei ricercatori - per la tradizione
degli adulti di offrirne un goccio ai piu' giovani in occasione
delle feste familiari". Seguono la birra (per la prima volta
consumata a 12,7 anni) e gli aperitivi (13,1 anni). Per ultimi si
provano i superalcolici (intorno ai 13,7 anni) e probabilmente in
occasione di feste con gli amici.
Tendenzialmente, comunque, per il consumo del sabato sera i
maschi preferiscono la birra (47,7%), i superalcolici (38,8%) e
il vino (16,6%). Le ragazze si orientano invece sugli aperitivi
(33,1%), sui superalcolici (25,4%) e sugli alcolpops (13%). Tra i
motivi di consumo il primo posto e' "per provare" (31,9%),
seguito dal "bisogno di divertirsi" (38,7%) e dal bere "per caso"
(12,3%).
(Wel/ Dire)