(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 mag. - Creazione di nidi per
l'infanzia e di voucher per l'acquisto di servizi socio educativi
per i minori. Due macro interventi, "Life" e "Oasis", rivolti
alle donne, che la regione Marche intende realizzare per favorire
la conciliazione di tempi di vita e di lavoro. A dettare le linee
guida per gli interventi e' stata lo stesso ente regionale.
"Life" intende avvicinarsi agli standard indicati dall'Ue in
tema di crescita economica attraverso la valorizzazione delle
donne lavoratrici. "Le quali - spiega l'assessore alle Pari
Opportunita', Serenella Moroder - nel resto dell'Europa sono pari
al 60% della popolazione femminile e i servizi per la prima
infanzia sono accessibili al 33% dei bambini. Potenziare i
servizi dei nidi contribuisce in modo rilevante al raggiungimento
di questi obiettivi, realizzando per le donne un servizio per i
propri figli piu' consono alle esigenze di conciliazione". Tra i
risultati attesi, l'aumento dell'offerta di servizi con
conseguente aumento della qualita' degli stessi, la creazione di
partenariati pubblico/privati e maggiori opportunita' di lavoro
per giovani educatori ed educatrici ora disoccupati.
Tra le tipologie di intervento riconducibili a "Life" c'e' il
servizio innovativo "Educatrici domiciliari-mamme di giorno" che
si svolge nel domicilio di un educatore o di una mamma
appositamente formata che mette a disposizione uno spazio idoneo
per un gruppo di non piu' di 5 bambini di eta' compresa tra i 12
e i 36 mesi.
La finalita' generale di Oasis risiede nella volonta' di
aumentare l'occupazione femminile. Il contributo voucher consiste
in un aiuto economico, di un valore massimo di 1500 euro, che
vuole sostenere le donne ad affrontare le difficolta' di
coniugare impegni lavorativi e familiari di cura di minori. Il
voucher puo' essere concesso per contribuire alle spese delle
famiglie per i servizi di prima infanzia, comprese quelli di baby
sitting regolarmente documentate; per la frequenza di ludoteche,
di campi scuola, di centri estivi; per l'accesso a servizi e
prestazioni per figli disabili.
"L'introduzione del voucher di conciliazione - dice Moroder - e'
una risposta alla necessita' di sostenere, attraverso
l'intervento pubblico, la domanda di servizi di assistenza per
bambini, preservando al tempo stesso un meccanismo di mercato
nell'assegnazione delle risorse e un pieno rispetto del ruolo
centrale della famiglia nella scelta delle prestazioni piu'
idonee".
La pianificazione delle risorse, dei modi e dei tempi di
realizzazione delle attivita', sara' affidata alle cinque
province marchigiane le quali potranno integrare le risorse con
fondi propri. Sono disponibili complessivamente 1.014.008 euro;
di questi, 973.448 suddivisi alle cinque province secondo il
numero delle donne residenti in ciascuna di esse e 40.560
trattenuti dalla regione per sostenere i costi per l'assistenza
tecnica.
Possono presentare richieste di contributo gli enti locali
presenti nel territorio di riferimento; soggetti privati e datori
di lavoro pubblici e privati che gestiscono o sono intenzionati
ad attivare un servizio di pubblica utilita' in forma
convenzionata con un ente pubblico; donne occupate, disoccupate,
inoccupate, professioniste.
(Wel/ Dire)