(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 mag. - "I media, dalla
televisione ai social network, abitano la giornata dei nostri
ragazzi per circa 7 ore". E' quanto affermano i dati della
ricerca condotta dal Forum delle associazioni familiari sull'uso
dei media da parte dei minori, condotta su un campione di oltre
1300 giovani e giovanissimi di nove regioni italiane, presentata
oggi a Roma durante il convegno 'La famiglia esposta' in corso
presso la biblioteca del Senato in vista della Giornata
internazionale della famiglia che si celebrera' il 15 maggio.
Dai dati della ricerca emerge come la televisione sia ancora
il mezzo piu' presente tra i media nella vita dei ragazzi tra i 7
e i 18 anni. I giovani, secondo lo studio, guardano la
televisione per circa 100 minuti al giorno e il 32,6% di essi per
piu' di tre ore, il cellulare viene utilizzato per oltre due ore
al giorno, l'uso di internet e' mediamente di circa un'ora a cui
pero' si aggiungono altri 77 minuti di collegamento ai social
network. Ma la televisione non solo resiste all'assalto dei nuovi
media, e' anche il mezzo di comunicazione che vede meno soli i
giovani davanti ai messaggi che trasmette. Mentre solo il 9,6%
dei giovani intervistati afferma di guardare la televisione da
solo, questa percentuale aumenta sensibilmente per quel che
riguarda internet e i social network. Sono quasi la meta',
infatti, i minori che navigano completamente da soli: il 44,7% e'
da solo di fronte al web, il 41,2% utilizza da solo i social
network, percentuale che sale al 50% nel caso dei ragazzi tra i
12 e i 14 anni. Genitori quasi completamente esclusi proprio
dall'uso di questi ultimi. "Si conferma cioe' la realta' di
quella distanza- spiega il Forum- il cosiddetto digital divide,
tra le giovani generazioni e gli adulti che dovrebbero aiutarle
ad evitare che questi nuovi strumenti da opportunita' di
conoscenza e comunicazione pressoche' illimitati non diventino
fonte di dipendenza o di adescamento da parte dei
malintenzionati".
Nonostante l'uso spesso solitario di internet e social
network, i ragazzi italiani sono consapevoli dei rischi che si
possono incontrare navigando. L'indagine, infatti, dimostra che
il 92% dei ragazzi ritiene infatti che internet possa contenere
dei pericoli e che i media possano influenzare il proprio
comportamento (87%), sia in maniera negativa (il 64,4%) o anche
in modo molto negativo (il 7,8%). Per quanto riguarda la
ricezione via internet di messaggi "strani, ambigui o
pericolosi", il 20% afferma di averli ricevuti, ma anche di non
averne parlato con genitori o insegnanti per quasi la meta' dei
casi, il 45% dei ragazzi che ha ammesso di aver ricevuto tali
messaggi. Il 32% dei ragazzi, inoltre, afferma di aver ricevuto
richieste di dati personali via internet, mentre il 31% afferma
di aver avuto incontri personali con persone conosciute via
internet. In tutti questi ultimi casi, la percentuale aumenta col
crescere dell'eta' dei ragazzi intervistati, raggiungendo le
percentuali piu' alte per la fascia d'eta' tra i 15 e i 18 anni.
"Senza indulgere a sterili allarmismi- spiega il Forum- non si
puo' negare che tra i compiti piu' urgenti della nostra societa'
ci sia quello che aiutare i nostri giovani e i loro educatori, ad
un utilizzo sano ed equilibrato delle nuove tecnologie".
(Wel/ Dire)