(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 mag. - Quasi un milione di
bambini in eta' scolastica sono stati colpiti dalle violenze
iniziate lo scorso novembre a seguito delle elezioni
presidenziali in Costa d'Avorio. Finora piu' di 700.000 bambini,
in tutto il paese, hanno ricominciato a frequentare le lezioni.
Molte scuole restano pero' chiuse, in particolare nelle aree
rurali e 200.000 i bambini non riescono ancora a frequentare la
scuola. In alcune parti del paese permangono ancora tensioni e i
bambini hanno paura di tornare a scuola.
Per aiutare i bambini a ricominciare a frequentare le lezioni,
l'Unicef ha avviato la distribuzione di 500.000 kit scolastici,
ciascuno contenente una cartella, libri e penne. "Molti bambini
sono stati costretti a fuggire, e quando sono ritornati hanno
trovato le proprie case vuote", dichiara Gilberte Yeble Amari,
Responsabile Unicef per l'istruzione in Costa d'Avorio."Questi
kit sono quindi un primo passo per riavvicinarsi agli studi e
poter frequentare fino alla fine dell'anno scolastico".
L'obiettivo dell'Unicef e' quello di aiutare un milione di
bambini a tornare a scuola il piu' presto possibile. Nella parte
ovest del paese, dove i villaggi sono stati particolarmente
colpiti dalla crisi, l'80% delle scuole sono rimaste danneggiate.
Molte sono state saccheggiate e sono senza banchi e tavoli,
utilizzati dai combattenti come legna da ardere. Nei casi in cui
e' stato possibile riprendere le lezioni, le aule erano affollate.
In tutto il paese, l'Unicef sta procedendo al reclutamento e
alla formazione degli insegnanti e sta lavorando molto
attivamente con le comunita' per convincere i bambini e gli
insegnanti a tornare a scuola. L'Unicef ha lanciato un appello
per 32 milioni di dollari per rispondere alle esigenze piu'
pressanti: scuola, acqua e igiene, salute, nutrizione, protezione
dei bambini dai rischi e dalle conseguenze del conflitto.
(Wel/ Dire)