(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 mag. - Il presidente della
Conferenza Episcopale Marchigiana monsignor Luigi Conti e il
presidente della regione Marche Gian Mario Spacca hanno rinnovato
stamattina la sottoscrizione del protocollo d'intesa per la
valorizzazione della funzione socio-educativa degli oratori nel
corso di un incontro a Colle Ameno di Ancona. Pochi i cambiamenti
rispetto al precedente accordo e tutti di carattere tecnico
finalizzati alla semplificazione burocratica dei rapporti tra i
due soggetti.
"E' con particolare piacere - commenta Spacca - che
sottoscriviamo l'accordo proprio in questi giorni. E' anche
questo un modo per rendere omaggio, mentre sono ancora vive nella
nostra mente le immagini della sua beatificazione, a Papa
Wojtyla, una figura che continua ad essere un faro per i milioni
di giovani in tutto il mondo a cui ha sempre prestato la massima
attenzione. E' quello che nel nostro piccolo proviamo a fare
anche noi con questo protocollo convinti che il futuro dei nostri
figli sia il futuro di tutta la comunita' e che gli oratori
abbiano una funzione sociale ed educativa preziosa nei confronti
dei giovani. Parliamo infatti di luoghi di aggregazione che, in
stretto rapporto con le famiglie, favoriscono da decenni la
crescita delle migliori doti dei ragazzi e lo sviluppo delle loro
potenzialita'. Il pallone, la chitarra, la batteria, il gruppo,
il nuoto, il campeggio, il canto, le letture, raccolti dentro il
contenitore "oratorio" permettono di trovare armonie tra fisico,
psiche ed etica e di prevenire situazioni di rischio o disagio.
Questo accordo ha gia' dato frutti importanti: sono stati avviati
ben 26 progetti volti ad aumentare le capacita' di discernimento
dei ragazzi di fronte ad una realta' estremamente complessa. Su
questa strada vogliamo continuare".
"È proprio questa tradizione dei nostri oratori - sottolinea
monsignor Conti - che ha formato numerose generazioni di uomini e
donne che oggi ci ricordano l'importanza insostituibile
dell'educazione e, allo stesso tempo, degli oratori come luoghi
di incontro, di crescita umana e spirituale e di formazione per i
giovani. Questa intesa tra autorita' civile e religiosa favorira'
sicuramente tale dinamica virtuosa e gli oratori da sempre
deputati ed attenti alle necessita' della gioventu' e luoghi di
ascolto, accoglienza, condivisione. Luoghi aperti a tutti,
cattolici e non, pronti a trovare ed affrontare le nuove sfide
dell'educazione, pronti a rispondere agli orientamenti dei
Vescovi italiani con la necessita' di Educare alla vita buona del
Vangelo: "l'oratorio. Esso accompagna nella crescita umana e
spirituale le nuove generazioni e rende i laici protagonisti,
affidando loro responsabilita' educative. Adattandosi ai diversi
contesti, l'oratorio esprime il volto e la passione educativa
della comunita', che impegna animatori, catechisti e genitori in
un progetto volto a condurre il ragazzo a una sintesi armoniosa
tra fede e vita. I suoi strumenti e il suo linguaggio sono quelli
dell'esperienza quotidiana dei piu' giovani: aggregazione, sport,
musica, teatro, gioco, studio". Il Vangelo, la buona notizia di
cui tutti hanno bisogno e, in modo speciale i nostri giovani,
oggi dove la cultura dominante non e' la positivita' della vita
ma l'oscuramento delle belle prospettive che la vita ha e propone
di affrontare e vivere. Questo accordo puo' dare un sostegno ma
sta a tutti noi dare senso alle scelte e alle priorita' che si
devono sviluppare all'interno dei percorsi educativi a cui tutti
dobbiamo contribuire: Vescovi, sacerdoti, laici".
"La necessita' di modificare dopo appena due anni il protocollo
e' motivata da un suo completamento e allargamento", dichiara
l'assessore ai Servizi sociali Luca Marconi. "Da una parte -
prosegue Marconi - semplifichiamo la procedura come richiesto
dalla ConferenzaEpiscopale Marchigiana facendo raccogliere i
progetti nell'unica sede regionale dove verranno presentati e
approvati. Dall'altra introduciamo unpunto significativo che
consente l'erogazione dei finanziamenti anche per il semplice
funzionamento strutturale dell'oratorio. Infatti in soli due anni
il numero degli oratori e' quasi decuplicato e la fase di
formazione degli operatori, per la quale sono stati impiegati i
fondi relativi ai 25 progetti per primi due anni, e' stata
brillantemente completata. La rete degli oratori si unisce ad
altre operanti e da attivare per l'infanzia, la famiglia e
l'aggregazione giovanile, tutte realta' destinate a svolgere un
lavoro prezioso e insostituibile di educazione e prevenzione
delle dipendenze che colpiscono in modo sempre piu' pesante i
giovani marchigiani. Offriamo cosi' alle famiglie luoghi di
ritrovosani puliti e liberi per i loro figli dove impiegare il
tempo libero e crescere con punti di riferimento solidi".
(Wel/ Dire)