LA REGIONE DESTINERA' 333MILA EURO A PROGETTI EDUCATIVI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 mag. - Prevenire il disagio
giovanile e sostenere i processi educativi, coinvolgendo
direttamente i ragazzi nella societa' civile. È questa l'ottica
con cui la Regione Marche assegnera' contributi alle associazioni
di promozione sociale, iscritte nella prima sezione del registro
regionale. La prima novita' sta nell'ammontare delle risorse che
dai 250.000 euro dello scorso anno passano nel 2011 a 333.000
euro. "Una somma - spiega l'assessore regionale ai Servizi
sociali e alla Famiglia, Luca Marconi - che contiamo di mantenere
nel tempo per sostenere quei progetti volti alla creazione di
centri di aggregazione alternativi ai normali luoghi di ritrovo
per i nostri ragazzi.
L'obiettivo - continua l'assessore - e' offrire un'opportunita'
educativa che sia diversa dall'offerta commerciale e consumistica
di trascorrere il tempo libero. In assenza di valori trasmessi,
non solo dalla famiglia ma anche dalla societa', e' sempre piu'
facile che i nostri figli conoscano i tragici percorsi delle
dipendenze, quali ad esempio alcol o droga".
La priorita' verra' assegnata ai progetti basati su iniziative
di animazione culturale all'interno di centri di aggregazione,
esistenti o da avviare, rivolti alle fasce giovanili o
adolescenziali, che promuovano attivita' di prevenzione del
disagio, supportando la funzione educativa delle famiglie.
"Questa novita' di interventi - continua Marconi - fa parte di
una strategia piu' complessiva che la Regione Marche e
l'assessorato alla Famiglia stanno conducendo per creare una rete
organizzata di luoghi e persone capaci di offrire un valido aiuto
nel difficile lavoro di genitore. In questo senso vanno l'impegno
per gli oratori, i centri di aggregazione per l'infanzia e
l'adolescenza gestiti dai Comuni, le realta' organizzate dai
giovani stessi e finanziate con apposito contributo regionale e
le costituende 'scuole per genitori'. Il principio e' quello di
operare in tutte le direzioni possibili nel campo della
prevenzione, per non essere piu' costretti a rimediare ai mali
prodotti dalla mala educazione, con costi personali, morali ed
economici non piu' sopportabili".
I progetti potranno essere presentati da una o piu' associazioni
insieme. Per la valutazione dei contenuti si terra' conto anche
del carattere sperimentale delle azioni proposte, che utilizzano
sistemi di comunicazione e informazione particolarmente
innovativi ed ampiamente accessibili. Alcuni progetti potranno
poi porsi come potenziamento di azioni gia' avviate. Non saranno
presi in considerazione progetti per la realizzazione di eventi
meramente ricreativi e ludici, se non inseriti in piu' ampi
progetti di promozione delle attivita' sociali.
Il costo complessivo di ciascun progetto non puo' superare
l'importo massimo di 40mila euro, che puo' arrivare a 50mila euro
nel caso di progettualita' interassociativa. Il contributo
regionale assegnabile e' pari a un massimo dell'80%, la restante
quota di co-finanziamento spetta alle associazioni proponenti e
alle associazioni partner di progetto.
(Wel/ Dire)