(DIRE - Notiziario Minori) Roma , 6 mag. - Un tabellone di gioco,
una coppia di dadi, un circuito con delle tappe lungo cui muovere
la propria pedina, evitando ostacoli e inconvenienti.
L'obiettivo? Divertirsi imparando che con l'alcool non si
scherza. Si chiama "Che mi combini Tommaso..." il gioco-racconto
ideato dall'associazione di volontariato Lega italiana per la
lotta contro i tumori di Rimini per sensibilizzare i piu' piccoli
sui pericoli dell'abuso di alcolici. L'alcol non e' solo una
delle cause che possono scatenare patologie tumorali a livello di
laringe, esofago, stomaco, fegato, pancreas, ma per le donne puo'
portare anche al tumore al seno. Ma soprattutto l'alcol e' un
vero pericolo sociale, perche' altera lo stato di vigilanza e i
comportamenti, crea dipendenza, e' una droga subdola perche'
facilmente reperibile ed e' la prima causa degli incidenti
stradali mortali per i giovani tra i 18 e i 24 anni. Prevenire
consumo e abusi fin dalla tenera eta' e', quindi, fondamentale.
Niente di meglio che farlo attraverso il gioco. Come spiega
Marina Zaoli, psicoterapeuta e ideatrice del gioco, l'utilizzo
della fiaba e della fiaba come immagini archetipo del percorso
educativo influenza l'immaginario simbolico del bambino nel resto
della sua vita, mettendolo in guardia da comportamenti gravi sia
socialmente che per la sua salute. Non solo. L'apprendimento
attraverso momenti ludici, emotivamente coinvolgenti a livello
personale, rimane piu' impresso nella memoria. In piu', il dover
sottostare al risultato ottenuto lanciando i dadi, senza poter
interagire in prima persona, fa sperimentare al bambino
l'impotenza collegata al consumo di alcol, su cui si concentra il
racconto. Un modo per sottolineare come la dipendenza da sostanze
impedisca il totale controllo sul proprio corpo.
Come nel piu' classico Monopoli, "Che mi combini Tommaso..."
prevede la sfida tra 4 squadre, che hanno a disposizione una
quantita' di denaro e una pedina che riporta l'immagine di un
nonnetto, coprotagonista del racconto. Ogni squadra deve
percorrere le 44 caselle del tabellone il prima possibile. La
vittoria, infatti, va a chi arriva prima alla meta. Non sara'
facile, perche' lungo il percorso si dovranno affrontare diversi
inconvenienti, causati proprio dal tasso alcolico del proprio
personaggio, un ragazzino annoiato, che non sapendo cosa fare,
decide insieme ai suoi amici di prendere una lattina di birra.
Gia' presentato a bambini e famiglie e "testato" da squadre di
scout, dal prossimo anno scolastico il gioco sara' portato in
tutte le scuole elementari e medie della provincia riminese. Ma
chi desiderasse cominciare a giocare subito con "Che mi combini
Tommaso...", puo' richiederne una copia in cambio di un simbolico
contributo all'associazione (tel. 0541 394018, e-mail
rimini@lilt.it).
(Wel/ Dire)