PRIMI RISULTATI DI PROGETTO LANCIATO DA GIOVANNI PAOLO II.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 mag. - "Aiutiamo l'Africa,
adottiamo un papa'".
Questo il messaggio lanciato da Maria Romana De Gasperi, figlia
di Alcide De Gasperi, in apertura della conferenza stampa 'Adotta
un papa' per costruire la civilta' dell'amore', iniziativa
presentata questa mattina dal 'Comitato di collegamento di
cattolici per una civilta' dell'amore' presso la Libreria
Ecumenica, a Roma.
Il Comitato ha esposto i primi risultati della campagna 2011
'Con Giovanni Paolo II- Adotta un papa' nel sud del mondo",
progetto che si propone, attraverso donazioni, di creare
microimprese e microprogetti nei paesi in via di sviluppo,
offrendo lavoro ai capi famiglia dei vari villaggi. L'intervento
consiste nell'offrire almeno 25 euro (tutte le informazioni sul
sito www.civiltadell'amore.org), una settimana di lavoro ad un
papa' o ad una mamma, o ad un giovane nel Sud del mondo.
Ecco i primi dati presentati dal Comitato e tutti relativi al
Burkina Faso: due pozzi che hanno dato un posto di lavoro a ben
50 persone e il cui progetto e' costato 20.000.000 euro; un
allevamento di bovini di 6.600 euro per 10 persone; una 'Casa
ragazzi', al prezzo di 3.199.000 euro, per insegnare ai giovani
diverse tipologie di mestiere. "Volete sapere- domanda Maria
Romana De Gasperi- perche' aderire ad 'Adotta un papa''? Perche'
e' un aiuto diretto e concreto che possiamo dare ai capi famiglia
e ai loro cari. Ritengo sia l'unico modo per dare l'Africa agli
africani- conclude- e, soprattutto, per non farli andare via
dalla propria terra".
Attivata gia' dal 2001 e incoraggiata da Benedetto XVI
nell'Angelus dello scorso 20 marzo, la campagna quest'anno gode
di un protagonista d'eccezione: Giovanni Paolo II. Fu proprio
Papa Wojtyla nel 2001 a lanciare il progetto che, arrivato cosi'
al decimo anno, ha visto ben 1.079 papa' "adottati". Fiducioso e
soddisfatto anche Giuseppe Rotunno, segretario nazionale del
Comitato, nelle cui parole vi e' tutta la speranza che questa
iniziativa "possa avere un respiro profondo, lo stesso respiro di
Giovanni Paolo II che ci ha accompagnato in questa avventura".
(Wel/ Dire)