(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 mag. - Se la Norvegia e' il
paese in cui le madri vivono nelle migliori condizioni,
l'Afghanistan e' invece all'estremo opposto. Lo riferisce
l'Indice delle madri, contenuto nel 12esimo "Rapporto sullo stato
delle madri nel mondo" di Save the Children, che stila una
classifica mondiale e mette nero su bianco le disuguaglianze a
livello planetario. La graduatoria e' stata elaborata
considerando il livello di benessere materno-infantile in 164
paesi presi Ne e' emerso che la top ten dei peggiori paesi e'
composta da Afganistan, Niger, Guinea Bissau, Yemen, Chad,
Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Mali, Sudan,
Repubblica Centro Africana. Al contrario, i 10 paesi in cui il
benessere di madri e bambini e' massimo sono Norvegia, Australia,
Islanda, Svezia, Danimarca, Nuova Zelanda, Finlandia, Belgio,
Paesi Bassi, Francia. L'Italia scivola da 17esimo al 21esimo
posto (vedi lancio successivo). I parametri presi in esame per la
classifica sono vari e vanno dagli indici di mortalita' infantile
e materna all'accesso delle donne alla contraccezione, dal
livello di istruzione femminile e di partecipazione alla vita
politica ai tassi di iscrizione dei bambini a scuola.
Confrontando i dati delle performance migliori e peggiori si
evidenziano profondi squilibri e disuguaglianze. Alcuni esempi:
in Norvegia ogni parto avviene in presenza di personale
qualificato, mentre in Afganistan questo accade solo nel 16% dei
casi. Ancora: una donna norvegese in media studia per 18 anni e
vive fino a 83 anni, mentre una donna afgana studia per meno di 5
anni e vive mediamente fino a 45. Se l'83% delle norvegesi fa uso
di contraccettivi e unanie infantile e materna,iori. dei paesi
migliori, l' vita.ssivo)dizioni, l' primo mese di vita, 8 milioni
zi o per tradizione su 175 perdera' il proprio bambino prima dei
5 anni, in Afghanistan meno del 16% delle donne ricorre alla
contraccezione e una ogni 5 vedra' morire il proprio figlio nei
suoi primi 5 anni di vita (cosi' come in Chad e Repubblica
Democratica del Congo). "Il che significa che ogni donna, in
Afganistan, va incontro alla perdita di un figlio nell'arco della
sua vita". In Finlandia, Grecia, Islanda, Giappone, Lussemburgo,
Norvegia, Singapore, Slovenia e Svezia solo un bambino ogni 333
muore prima dei 5 anni.
Gli squilibri non sono meno evidenti considerando altri paesi:
una donna ogni 14 in Chad e Somalia rischia di morire durante la
gravidanza o il parto, mentre in Italia il rapporto e' meno di
uno a 15 mila. Non esistono donne in parlamento in Qatar, Arabia
Saudita e Isole Solomon, mentre in Svezia quasi il 50% dei posti
e' occupato da donne. Infine, in Somalia 2 su 3 non sono iscritti
alla scuola primaria, ma in Italia, Francia, Spagna e Svezia la
maggioranza dei bambini frequenta tutti gli ordini scolastici.
(Wel/ Dire)