(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 mag. - In Italia ci sono oltre
diecimila "mamme teen", cioe' giovani madri di eta' compresa fra
i 14 e i 19 anni. Di queste, 2.500 sono minorenni, l'82% italiane
e il 71% residenti al Sud. Sulla base di questa fotografia
scattata dall'Istat nel 2008, Save the children ha deciso di
indagare la situazione italiana attraverso la ricerca "Piccole
mamme", realizzata coinvolgendo tre organizzazioni non profit di
Milano, Roma e Napoli (rispettivamente Caf onlus, Il Melograno,
L'Orsa Maggiore). L'indagine e' stata svolta intervistando 23
mamme giovani (10 italiane e 13 straniere) e 28 operatori.
Entrando nel merito dei dati, a Milano "emerge con particolare
evidenza la percentuale, piuttosto alta, di mamme adolescenti di
nazionalita' straniera (il 2,62% sul totale delle mamme
straniere)". Nel territorio cresce anche l'incidenza delle
giovani madri rispetto al totale delle madri: dallo 0,92% del
2005 allo 0,97% del 2008. Non si discosta molto Roma (1,82% di
mamme straniere contro lo 0,74% delle madri italiane), mentre a
Napoli il rapporto si capovolge: la percentuale di madri italiane
e' piu' alta (3,46%) in confronto a quella delle mamme teen non
italiane (1,41%). In termini assoluti, i dati partenopei
risultano "molto significativi, se si considera che sono stati
ben 377 i bambini nati nel 2008 da una mamma con meno di 18 anni
e 1.169 i bambini con una mamma che non ha compiuto vent'anni" si
legge nello studio.
I problemi e gli ostacoli per una madre teen sono numerosi, a
iniziare dall'interruzione degli studi, l'abbandono delle
relazioni con i coetanei, le difficolta' nell'inserimento sociale
e lavorativo. "La famiglia di origine assume in molti casi un
ruolo fondamentale - si legge nella ricerca -. Se da un lato
questo legame rappresenta un sostegno indispensabile nel percorso
di crescita dei due minori, mamma e bambino, dall'altra parte,
come sottolineano gli operatori, esso tende ad assumere talvolta
un ruolo dominante e a complicare il percorso di raggiungimento
di un'autonomia". Per evitare questo, secondo Save the children
e' necessario rafforzare la rete di protezione, con interventi
specifici di sostegno.
"Le mamme adolescenti sono ragazze doppiamente vulnerabili -
spiega Raffaela Milano, responsabile Programmi Italia-Europa di
Save the children -, poiche' al delicato momento dell'adolescenza
si aggiunge la maternita'. Il risultato e' spesso un sentirsi
impreparate e inadeguate". Capita anche, a volte, che la
gravidanza si inserisca in un quadro gia' multiproblematico "per
cui e' necessaria una rete di supporto, da parte dei servizi
sociali e sanitari, prevedendo anche una formazione ad hoc per
gli operatori". A questo proposito Save the children formula
precise raccomandazioni, chiedendo l'istituzione di una figura
professionale di riferimento, interventi domiciliari, la
predisposizione di servizi sanitari a misura delle giovani mamme,
sostegno all'autonomia lavorativa e abitativa. Per quanto
riguarda le straniere, si sottolinea che "la gravidanza precoce
in situazione migratoria assume significati complessi e deve
essere presa in carico con modalita' attente al versante
transculturale".
(Wel/ Dire)