ANALISI DI DE BIASI: IN SENSO FEDERALISTA SIAMO PIU' PENALIZZATI
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 3 mag. - Nelle scuole di
Bologna e provincia le classi sono piu' affollate del resto
d'Italia. Causa, punta il dito l'assessore provinciale alla
Scuola, Giuseppe De Biasi, dei tagli alle cattedre imposti dal
Governo e del contemporaneo aumento degli alunni. Il confronto e'
stato fatto questo pomeriggio in Consiglio provinciale, quando
l'assessore ha risposto a un'interrogazione sul tema del
consigliere provinciale di Fli, Giuseppe Sabbioni. Negli istituti
bolognesi, snocciola i numeri De Biasi, si registra una media di
20,7 alunni per classe alle elementari, contro i 19,4 della media
nazionale. Alle medie ci sono 23 alunni in ogni aula, contro i 22
nel resto d'Italia.
Alle superiori la media provinciale e' 23,2 studenti per classe
contro la media nazionale di 22,4.
"E' una situazione ormai insostenibile", afferma De Biasi, ci
tiene anche a leggere la situazione dal punto di vista del
federalismo. "L'Emilia-Romagna rappresenta il 6,4% del sistema
scolastico nazionale- sottolinea l'assessore- ma nonostante
questo si vede attribuire il 6,2% di organico docenti, il 6% di
personale Ata e il 5,5% delle spese, attraverso l'Ufficio
scolastico regionale". In altre parole, fa capire De Biasi, la
scuola emiliano-romagnola (e quindi anche quella bolognese) e'
sottodimensionata dal Governo rispetto alla sua reale
consistenza. Anche il prossimo anno scolastico i tagli del
Governo picchieranno forte. Alle 231 cattedre cancellate nel 2010
(48 alle elementari, 58 alle medie e 125 alle superiori), da
settembre le scuole del bolognese dovranno fare a meno di altri
130 docenti: 19 alle elementari, 51 alle medie e 68 alle
superiori.
(Wel/ Dire)